Molti di voi penseranno che di diabete ne esistono 2 tipologie, ma secondo un recente studio la quantità esatta sarebbe di ben 5 varianti. Ricerche su ricerche per venire incontro alle esigenze dei pazienti, accomunati da una stessa tipologia di patologia che non si limiterebbe alle due note, bensì ad altre tre. Un'affermazione che emerge dopo che gli esperti svedesi hanno deciso di controllare dei pazienti affetti dalla malattia.
Novità sul diabete: cosa si sa?
Si sono occupati della ricerca gli studiosi della Molecular Medicine Finlandese e il Lund University Diabetes Centre in Svezia.
Come annunciato sopra, costoro sono gli artefici della scoperta, di ben altre tre nuove tipologie di diabete oltre a quelle conosciute ovvero l’1 e il 2.
Tutto è collegato ai cambiamenti metabolici nei pazienti che nel loro corpo, per motivi diversi, hanno un livello di glicemia più alto del normale, spesso motivo di fastidiosi problemi a tutto l'intero l’organismo. Ovviamente l’innalzamento di zucchero nel sangue non deriva dalle medesime situazioni in ogni occasione, bensì da una serie di fattori scatenanti. Molti affetti da iperglicemia, per esempio, devono dare la ‘colpa’ ai loro antenati, che hanno trasmesso il cattivo funzionamento del pancreas che riduce la concentrazione di insulina nel corpo, debilitando dunque il soggetto colpito.
Nello studio menzionato sopra, a campione sono stati presi diversi pazienti di ogni età, in totale circa 14.700, accomunati da diverse caratteristiche come il peso, danni ad organi interni e abitudini alimentari.
Esaminando giornalmente i livelli di insulina presente e di conseguenza anche la glicemia, gli esperti sono riusciti a trarre le conclusioni individuando e riuscendo a suddividere tutti i sottoposti allo studio in 5 diversi gruppi.
Ecco di seguito di cosa si tratta.
Il perché degli studi sui diabetici
Si tratta di sottotipi di diabete fra di loro differenti per ‘gravità’, alcuni particolarmente più intensi degli altri, tutti dipendenti però dall’insieme di microganismi presenti nel corpo umani, in particolare quelli che vivono all’interno dell’apparato digerente, diretti responsabili dei diversi livelli di diabete.
Tale suddivisione è particolarmente utile per curare meglio ogni paziente diverso dall’altro per una serie di sintomi o condizioni genetiche che vanno affrontate in taluni casi con farmaci differenti. Una medicina mirata e sempre di più composta da ‘sottocategorie’, questo quanto riferito dalla ricerca enunciata nei primi mesi del 2018.
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