Sia donne che uomini dedicano molta attenzione alla cura dei propri capelli. Un recente studio ha messo i puntini sulle i riguardo al meccanismo che regola la salute ed il benessere dei propri capelli. La ricerca è stata effettuata dal gruppo di Benedetto Grimaldi dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e pubblicato all'interno della rivista Plos Biology. Lo studio in questione ha anche visto la collaborazione da parte dell'Università di Manchester. Scopriamo dunque tutti i dettagli della scoperta.

I risultati della ricerca

Tutti coloro che hanno problemi che riguardano la calvizia o l'alopecia, devono essere messi al corrente della connessione tra autofagia e la vitalità dei propri capelli.

Ma cosa è l'autofagia? In poche parole è quel meccanismo che induce le proprie cellule a fare pulizia eliminando tutte le sostanze tossiche danneggiate. Le cellule incorporano tutte le sostanze 'tossiche' assunte per via di farmaci o altri modi. Queste sostanze nocive vengono trasformate dalle cellule "in buone" e, addirittura, impiegate come nutrimento per il corpo. Il processo è molto utile perchè fa da protettore a malattie cardiovascolari e tumorali. Nel dettaglio, lo studio si è concentrato però sugli effetti nel cuoio capelluto, scoprendo che il tipo di processo sopra citato è in grado di aumentare il benessere dei capelli oltre a velocizzare i tempi di ricrescita.

Scoperta molto importante

La ricerca è stata di fondamentale importanza perchè ha anche dato una mano di aiuto all'Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). Il meccanismo della autofagia potrebbe, infatti, essere anche di aiuto ai malati di cancro, non solo per i capelli persi per via della chemioterapia, ma anche per la cura in se per se della grave malattia.

Gli esperti hanno spiegato che potrebbero essere creati dei prodotti in grado di riprodurre il procedimento effettuato dall'autofagia. Il meccanismo può proteggere i capelli dallo stress di alcune terapie farmacologiche come i farmaci tumorali che possono portare all'alopecia. La scoperta effettuata dai ricercatori potrebbe dunque essere di grande importanza sia per i capelli che per le persone che soffrono di altre malattie. Chi soffre di calvizia è sicuramente rimasto piacevolmente sorpreso dall'avvenimento e dunque non ci resta che attendere le ulteriori ricerche che avverranno per avere ulteriori certezze.