I fluorochinoloni, antibiotici utilizzati per contrastare le infezioni batteriche provocate da Escherichia Coli, Salmonella, ed altre problematiche che si abbattono sulle vie urinarie e intestinali, sono stati accusati da molte persone che ne hanno fatto uso, di aver provocato degli effetti collaterali gravi (principalmente danni ai nervi, psichici e muscolari). Questa preoccupante situazione è emersa da un articolo pubblicato di recente su "Nature".

Secondo quanto riportato dalla rivista specializzata, solo negli Stati Uniti, nel 2015 sono stati prescritti dai medici circa 32 milioni di questi antibiotici.

Cos'è e come funziona un farmaco

Un farmaco è una sostanza che viene utilizzata per prevenire o curare una malattia, andando a modificare o ad esaminare funzioni fisiologiche a favore di chi ne fa uso. L'azione terapeutica viene espletata dal principio attivo, grazie alla sua attività biologica. Il medicinale, per poter svolgere la sua funzione, deve prima andare incontro a diversi passaggi: assorbimento, distribuzione e metabolismo.

Grazie all'assorbimento, il farmaco arriva nel torrente circolatorio; ciò avviene o per vie enterali (rettale, orale), o parenterali (endovena, intramuscolo, sottocutanea). La distribuzione, invece, permette al medicinale di giungere nei vari distretti dell'organismo.

La velocità di questa fase dipende: dal flusso ematico, dalla capacità della sostanza di attraversare le membrane, e dalla capacità di legarsi alle proteine plasmatiche. Il metabolismo dei farmaci è un processo che consente sia l'eliminazione del farmaco stesso e sia la sua attivazione, attraverso delle bio-trasformazioni.

Il meccanismo d'azione si verifica nel momento in cui il medicinale va a modificare il recettore con il quale si lega: a seconda dell'effetto che provoca, viene definito agonista o antagonista.

Nel primo caso viene attivato il recettore dopo aver effettuato il legame; nel secondo caso, invece, il recettore non lo attiva, bloccando così la trasduzione del segnale.

Quando gli antibiotici diventano tossici

"Nature" riporta che i medici, inizialmente, erano piuttosto scettici sui presunti effetti collaterali provocati dai fluorochinoloni.

Tuttavia, dopo diverse indagini effettuate nel novembre del 2015 sulla base di 178 casi gravi, la FDA (Food and Drug Admnistration) ha riconosciuto l'esistenza di una sindrome potenzialmente permanente, denominata FQAD (FluoroQuinolones Associated Disability): coloro che hanno assunto i fluorochinoloni sono andati incontro ad una percentuale molto più alta di disabilità rispetto ai pazienti che si sono curati con altri antibiotici. Per questo motivo, nel 2016 è stato comunicato che questi medicinali si dovessero prescrivere solo per infezioni gravi.

Dopo la pubblicazione di questi dati, anche altri enti come l'Health Canada e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) hanno iniziato ad occuparsi della questione.

Questi antibiotici, affermano i medici, non sono dannosi per tutti, perché altrimenti, visto il grande consumo, ci dovrebbero essere centinaia di migliaia di persone colpite dai pericolosi effetti collaterali provocati da questi farmaci. Infatti da uno studio del 2017 è emerso che il danno provocato da queste sostanze sarebbe correlato ad un fattore genetico. Questa particolare variante genetica è stata rilevata solo nei soggetti che sono risultati "colpiti" da questi antibiotici, anche se al momento i ricercatori non ancora riusciti ad individuarla.

L'articolo di "Nature" si conclude con un'analisi molto negativa verso la ricerca e la sintesi di nuovi farmaci da commercializzare perché, secondo quanto riportato dalla rivista, ci sarebbe uno scarso interesse economico nel brevettare nuovi medicinali.