In Italia, il sesso è ancora percepito come un tabù, un argomento del quale sarebbe meglio non parlare all'interno della società. Eppure esso svolge un ruolo principale, permettendo la continuazione della razza, ma non solo. Ovviamente, l'attività sessuale in quanto tale provoca anche piacere, e molte persone ne possono risultare così assuefatte, da farla divenire una fissazione patologica.
L'ipersessualità
L'ipersessualità è un disturbo psicologico che riguarda quei soggetti che mostrano una necessità patologica di avere rapporti intimi: in altre parole, è una vera e propria dipendenza dal sesso.
Sempre ponendo in secondo piano la morale della problematica, analizziamo il problema in quanto tale, e cerchiamone un'eziologia. Una persona che cerca il soddisfacimento sessuale costantemente, potrebbe avere dei problemi interiori perigliosi; ad esempio, potrebbe soffrire di una bassissima autostima, e cercare quindi di recuperarla puntando sul mero soddisfacimento del corpo.
Interessante, a tal proposito, risulta lo studio di Patrick Carnes, psicologo e sessuologo statunitense che si occupa delle dipendenze legate alla sfera intima. Questi ha analizzato il ciclo di questa particolare dipendenza, affermando che inizia con i "core beliefs" (convinzioni di base, inconsce) che il soggetto affetto dal disturbo si convince di possedere: "essendo una persona cattiva, nessuno mi amerebbe per quello che sono, i miei bisogni non saranno mai soddisfatti se dipendenti dagli altri, il sesso è il mio bisogno più importante".
Sembra anche che l'avvento di internet, e quindi di una maggiore disponibilità d'accesso a siti "piccanti", abbia contribuito all'aumento dei casi di ipersessualità.
Come aumentare il piacere secondo uno studio tedesco
Secondo uno studio effettuato dall'Università di Dresda, in Germania, sarebbe possibile aumentare il piacere relativo all'attività sessuale se si possiede un ottimo olfatto.
Nel corso della ricerca, sono stati sottoposti a test 70 adulti di un'età media di 25 anni. Il punto di partenza dell'esperimento si basava sull'idea di analizzare il legame che intercorre tra coloro che soffrono di anosmia (perdita dell’olfatto) e il piacere sessuale: costoro, infatti, accuserebbero un calo della libido.
A coloro che hanno effettuato il test, è stato anche chiesto di completare un questionario contenente domande sul desiderio sessuale, frequenza dei rapporti e piacere ottenuto nell'intimità.
Dai risultati dello studio, è emerso che l'olfatto non influenza in alcun modo il rapporto intimo in quanto tale, né la sua frequenza, ma che coloro che sono dotati di un miglior senso olfattivo - specialmente gli uomini - provano maggior piacere durante l'atto.