Era stato denominato il "Sacro Graal" della biologia perché era il più grande interrogativo a cui gli studiosi da tempo cercavano risposte. Dopo quasi cento anni finalmente si è scoperto chi muove le fila dello sviluppo embrionale dell'uomo e ora le nuove conoscenze saranno la base di studi per sconfiggere il cancro. Lo studio che ha portato alla scoperta è stato condotto in Usa, nell'Università Rockfeller della Grande Mela, dal team del dr. Ali Brivanlou, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Nature". Per la prima volta è stato indagato il meccanismo di "staffetta" genetica e proteica che determina il destino delle cellule staminali embrionali, quelle cioè totipotenti, destinate a diventare parte del cervello, o della pelle o di qualsiasi altro organo o tessuto.

Le cellule staminali embrionali

Le cellule staminali si organizzano già nell'abbozzo embrionale e se prelevate possono costituire un vero e proprio laboratorio di ricerca di ogni genere. Le staminali offrono la possibilità di vedere dal vivo tutte le trasformazioni subite dalle cellule in via di specializzazione, ed in questo modo rendono visibili i difetti che impediscono l'attecchimento embrionale oppure quelli che determinano la nascita di un tumore. Capire come il cancro si origina rende possibile affinare "le armi" in dotazione per combatterlo appena si forma ed inoltre si può osservare l'influenza di alcuni farmaci o di sostanze inquinanti ambientali sullo sviluppo embrionale, così da capire quali possono determinare problemi.

Gli scienziati di tutto il mondo sono entusiasti della scoperta di come l'embione si organizza ed era attesa da decine di anni. Tutto è partito dall'osservazione di alcune cellule staminali embrionali mentre si avviavano a costruire i primi ammassi cellulari. La prima struttura formatasi in laboratorio è stato un ammasso tondeggiante sorretto da un'impalcatura a cui erano stati forniti fattori di crescita: una vera e propria gastrula che è il primo passo dello sviluppo embrionale e che comprende i tre foglietti da cui si originerà l'intero organismo umano.

Dalla gastrula all'uomo

Da questi foglietti nascono gli organi, la placenta e le strutture di ancoraggio dell'embrione. Un embrione primitivo, detto gastruloide, che è stato poi messo alla prova inserendolo in un embrione di pollo per vedere come si organizzava. Ed è stato scoperto l'insieme di geni che regola il tutto. Questo tipo di sperimentazione era stata già iniziata nel lontano 1924 da alcuni embriologi tedeschi con l'utilizzo di embrioni di salamandra. Gli scienziati vinsero il Premio Nobel per il loro studio che si è rivelato fondamentale per tutte le ricerche seguenti tra cui quella più recente che ha svelato il mistero.