Attualmente il 40% delle donne in menopausa ha problemi di obesità a causa dello stile di vita sedentario, della riduzione di estradiolo e del rallentamento del metabolismo a riposo dovuto all’età. Come terapia di prima scelta per perdere peso e, successivamente, conservare il peso desiderato, vengono raccomandate diverse diete. Ma quali sono le più efficaci?

Ne hanno discusso i ricercatori dell’Università dell’IIlinois, a Chicago, in un lavoro pubblicato nel giugno 2018 sulla rivista Menopausa, che hanno confrontato gli studi clinici di tre tipi di diete: iperproteica, a basso contenuto di grassi e digiuno a giorni alterni.

Tutti i metodi hanno ottenuto una significativa perdita di peso, tra il 6 e il 10% dopo 4-12 mesi di trattamento e un’elevata adesione alle diete. I risultati suggeriscono che i regimi alimentari erano tutti ben tollerati e facili da seguire.

La dieta ad alto contenuto di proteine, tuttavia, generava sia vantaggi che svantaggi: da un lato favoriva la capacità di conservare meglio la massa muscolare durante la perdita di peso per sostenere il metabolismo basale e mantenere il peso forma a lungo; dall’altro provocava un increscioso decremento della densità minerale ossea con conseguente, eventuale, osteopenia.

Diete a basso contenuto di grassi e iperproteiche

Le donne obese in menopausa manifestavano un calo del peso corporeo dell’8.5 % dopo 12 mesi di dieta ipocalorica (tra 1200 e 2000 kcal) e ipograssa con meno del 30% di grassi; del 7.7% dopo 8 mesi con il 15% di grassi.

La dieta ipocalorica, con 20-35% di grassi, associata ad esercizio fisico faceva perdere il 6.1% di peso iniziale dopo 4 mesi.

In uno studio che coinvolgeva 19.541 donne, una dieta normocalorica con 20% di grassi per 7 anni, diminuiva il peso dell’1.7% durante il primo anno e lo manteneva per i 6 anni successivi, suggerendo che questo genere di dieta può prevenire il guadagno di peso dopo la menopausa.

Negli studi della dieta ipocalorica (30% di restrizione calorica) e iperproteica, le donne obese venivano divise in tre gruppi: quelle che assumevano un alto contenuto di proteine (1.2 gr/proteine/kg di peso corpo), uno basso (0.8 g proteine/kg di peso) e un gruppo di controllo.

Dopo 6 mesi, i gruppi di intervento perdevano la stessa quantità di peso, circa il 10%; tuttavia la dieta iperproteica, se da una parte preservava meglio la massa muscolare, dall’altra causava una riduzione della densità ossea.

Dieta del digiuno a giorni alterni e mantenimento del peso

In questa veniva consumato un pranzo o una cena (approssimativamente circa 500 calorie in un giorno), alternato ad un giorno libero, senza restrizioni di alimenti o quantità.

Con questo metodo le donne in menopausa dimagrivano dell’11% in 6 mesi e non avevano variazioni di densità minerale ossea.

Per raggiungere e mantenere il peso desiderato, oltre alla costanza nell’adesione alla dieta, rivestivano un ruolo essenziale l’aggiunta di esercizio fisico tra 150 min e 250 min a settimana ad intensità moderata, il controllo degli stimoli e l’auto monitoraggio.