La dipendenza da videogiochi è stata ufficialmente inserita dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come malattia mentale. La nuova patologia, nota anche con la definizione di 'gaming disorder', è stata infatti inserita nell'ultimo aggiornamento dell'Oms e riguarda la dipendenza da gioco digitale, ricorrente e continuativa, capace di prendere il sopravvento sugli altri interessi della vita del soggetto.

Quando giocare diventa una patologia

La nuova patologia da dipendenza da gioco digitale, secondo il recente report stilato dall’Oms, consiste in un tipico modello comportamentale riscontrabile attraverso l’attività di gioco, praticata su Internet o affini, caratterizzata dall'esasperata e continuativa sua ricerca ed attività e capace di prendere il completo sopravvento su altri interessi della propria vita.

È bene sottolineare, però, che affinché si possa parlare di vera e propria ‘malattia mentale’, devono essere riscontrate dallo specialista, delle precise e ricorrenti condizioni di dipendenza come: la priorità data all'attività ludica a discapito di altre attività nel quotidiano, l’evidente perdita di gestione e possibile controllo sul gioco in relazione alla durata, all'intensità e alla frequenza del gioco e l’accanimento sull'attività, da parte del soggetto, nonostante le evidenti conseguenze negative per la sua Salute. La vera e propria diagnosi, quindi, può essere determinata solo se questo tipo di comportamento si protrae nel tempo per almeno un anno e se l’insorgenza, degli ambiti sopra elencati, risultino persistenti in modo grave.

'Gaming disorder', aggiornamento nell'elenco dell'Oms

La nuova patologia da dipendenza da videogame individuata dall’Oms e inserita nella sua lunghissima lista di oltre 55mila tipologie di malattie, l'International Classification of Diseases (ICD), elenco ufficiale delle patologie, risulta sicuramente un passo importante in materia di conoscenza e prevenzione di questa tipologia di 'malattie sociali'.

Si tratta, infatti, di un punto di individuazione fondamentale e che implica un riferimento di tipo globale in ambito sanitario. Fornire e seguire un input comune, per affrontare le problematiche psicofisiche dei soggetti interessati al problema, infatti, consentirà una migliore e più facile condivisione, in questo difficile e nuovo ambito medico.

Si tratterà di informazioni e strategie mediche, adottabili da tutti i medici, iniziando così a diagnosticare la dipendenza da videogame come una vera e propria malattia da poter curare ma anche prevenire.