Un uomo residente a Monticello Conte Otto (Vicenza) è stato colpito da un terribile male, ma nessuno ne ha avuto sentore fino a quando la malattia è diventata incurabile. L.G. è affetto da tumore alla prostata da diverso tempo, ma in tutte le visite da lui effettuate nessuno aveva mai scoperto l'esistenza del terribile male. La storia del 69enne è molto particolare e ben diversa dai tanti casi di mala sanità ad oggi esistenti.

La vicenda di L.G.

L'uomo in questione aveva dei precedenti familiari molto preoccupanti: alla tenerà età di tredici anni, L.G.

avevo subito la perdita della madre per via di un cancro al seno e successivamente nel 2005 era avvenuta la morte del padre per iperplasia prostatica. Quasi ossessionato dall'idea di poter essere colpito da un male analogo a quello dei suoi familiari, l'uomo effettuava controlli in maniera molto frequente. Nonostante tutte le visite, ci sono state delle leggerezze da parte dei medici che lo seguivano, motivo per cui il suo tumore alla prostata è stato riscontrato quando era già in un fase molto avanzata ed incurabile.

A livello medico, il tumore alla prostata è una malattia gestibile, ma il riscontro tardivo ha portato il paziente all'arrivo di una tragedia senza via d'uscita. L'uomo incredulo di fronte alla notizia, si è rivolto al gruppo Obiettivo Risarcimento, che si occupa della gestione di casi di malasanità.

Grazie ad un team di medici legali ed avvocati, il 69enne ha fatto causa al medico di base ed al suo team richiedendo la cifra di un milione di euro.

La vicenda finisce in tribunale

Paolo Simioni, amministratore delegato di Obiettivo Risarcimento, ha rivelato che al medico di base non poteva sfuggire la presenza del tumore alla prostata per via dei numerosi controlli effettuati dal paziente.

Simioni afferma che nel corso degli anni, il valore di riferimento al tumore alla prostata è sempre cresciuto fino ad arrivare a toccare l'apice.

Tutta la vicenda è finita già sotto gli occhi di un giudice. Il perito del Tribunale ha dichiarato che il medico di base è stato irrispettoso e non si è attenuto alle linee guida nel sottovalutare la crescita continua del valore sopra citato.

Il medico legale del tribunale ha inoltre evidenziato che dopo la scoperta tardiva del tumore alla prostata, il medico avrebbe dovuto prescrivere dei controlli d'urgenza al paziente, ma così non è mai stato. L'accusato ha proposto un risarcimento di 50 mila euro al suo assistito, ma l'uomo ha giudicato tale proposta offensiva e l'ha prontamente rispedita al mittente.