Un rossetto dimagrante in grado di far dimagrire senza sudare in palestra e senza privazioni a tavola: secondo la cosmetica britannica sarebbe possibile grazie ad una ricetta di bellezza made in UK. Ma arriva prontamente lo stop netto e perentorio dalla comunità medico-scientifica che smentisce e disapprova l'utilizzo del "rossetto magico". Quasi una sorta di pozione magica più che la classica formula chimica, infatti, quella del rossetto composto da un mix di due erbe a cui si aggiunge un elemento essenziale che promette il "miracolo". Un miracolo ben poco tollerato dai medici inglesi che hanno spiegato con motivazioni psico-fisiche il perché il rossetto dimagrante non dovrebbe essere messo in commercio.
Il 'no' della medicina inglese
Dall'Inghilterra, regno del make up, fa capolino un ritrovato di bellezza decisamente allettante per ogni donna: il rossetto che fa dimagrire. Almeno, così promette, sostenendo di pater garantire un dimagrimento senza sforzi e senza affaticamenti psicologici. Perdere pero, infatti, mette dura prova sia il fisico, sia soprattutto la psiche, senza l'aiuto della quale è praticamente impossibile raggiungere i risultati sperati e mantenerli dopo lungo tempo. Il rossetto dimagrante, dunque, dovrebbe mantenere la promessa di unire il Benessere fisico (la Salute del giusto peso) a quello psicologico (labbra carnose senza umiliante privazioni nel cibo, né chirurgia estetica), regalando a chi lo "indossa" il peso forma e la serenità d'animo.
Una formula magica che, nonostante abbia trovato terreno fertile nel regno di re, regine, fate Morgane e piccoli maghi, non è invece piaciuta alla scienza ufficiale. Alla base di questo "no secco" da parte della medicina inglese ci sarebbe la capacità del rossetto di provocare un blocco duraturo dell'appetito. Il netto rifiuto della medicina inglese pare sia determinato da risultati mediocri del rossetto dimagrante che esporrebbe l'acquirente ad una spesa inutile a fronte dei benefici promessi, ben poco quantificabili.
Ma a preoccupare di più non è tanto la questione del portafoglio dei clienti quanto l'impatto psicologico che un cosmetico del genere potrebbe avere sulla mente delle utilizzatrici più giovani e più vulnerabili.
Gli ingredienti del rossetto dimagrante
A metà tra un ritrovato medico e uno cosmetico, il rossetto dimagrante brevettato in Inghilterra è dato dalla fusione di tre ingredienti.
Il primo ingrediente è un'erba, il tè verde, nota per le sue proprietà antiossidanti, per stimolare il metabolismo, per essere un valido aiuto nel trattamento del diabete, per la sua spiccata funzione antibatterica e per quella dermoprotettrice. Il tè verde, inoltre, vanta proprietà drenanti e diuretiche che concorrono alla riduzione della ritenzione idrica causa, tra l'altro, degli inestetismi della cellulite.
Il secondo ingrediente è l'estratto di hoodia, una pianta che cresce nell'Africa sudoccidentale, utilizzata sin dal passato tra le popolazioni autoctone (tra i Boscimani del deserto del Namib, per esempio) per placare fame e sete. E' quindi utilizzata come soppressore di appetito in vari integratori alimentari, compreso il rossetto dimagrante, poiché agisce a livello dell’ipotalamo, il vero e proprio centro dell’appetito, con la capacità di riuscire a ridurre il senso di fame fino al 30% Tra i suoi pregi, inoltre, molti principi attivi della famiglia dei glicosidi steroidei, altre alla vitamina E, al Beta Sitosterolo, e agi acidi grassi.
Il terzo ingrediente è il cromo picolinato, una forma organica di cromo utilizzata come integratore proposto per favorire il dimagrimento e ridurre il grasso corporeo, ma non solo. Il cromo picolinato tiene sotto controllo la glicemia, concorre nell'aumento della massa muscolare e nel prevenire l'eventuale declino cognitivo associato all'invecchiamento.
Il lento rilascio di queste tre sostanze da parte del rossetto applicato quotidianamente garantirebbe, secondo il produttore, un sensibile decremento del peso, pur senza impegnarsi in sforzi particolari come l'esercizio fisico o uno stile di vita attivo.
La funzione (dis)educativa
Se anche fosse provata la validità dal punto di vista scientifico (aspetto su cui, per il momento, la comunità scientifica solleva forti dubbi e preoccupazioni), vi sarebbe una problematica ben più difficile da superare.
La fase adolescenziale è una delle più critiche per una donna, sia dal punto di vista estetico che psicologico. Il corpo muta trasformando una ragazzina in una donna, le attenzioni del mondo esterno verso la nuova persona mutano e trovare la propria identità, che è sempre una difficile prova, potrebbe diventare un gioco dai risvolti poco piacevoli. Le adolescenti scoprono che il make up significa anche capacità di cambiare non solo il proprio aspetto ma soprattutto la propria personalità: in una giovane donna che si affaccia per la prima volta sul nuovo mondo dell'essere adulti, con pregi e difetti, e molte più responsabilità per sé stessa e su gli altri, un prodotto simile potrebbe avere un impatto negativo.
La bellezza e, soprattutto, il mantenimento della bellezza, di un corpo tonico e del peso forma, si basa spesso sulla fatica dell'esercizio fisico, su un'alimentazione regolata e consapevole, priva di eccessi continuati nel tempo e, non per ultima, l'accettazione de proprio corpo come fase di maturazione dell'identità e della personalità. Un cosmetico come il rossetto dimagrante, dunque, lancia un messaggio fuorviante, ossia che lo stesso risultato si può ottenere anche senza sacrificio. Una scorciatoia che non è piaciuta né alla medicina inglese, né ad una larga parte delle associazioni dei genitori inglesi. Ma questo, probabilmente, conta poco nel paese demiurgo della frase "business is business".