La Regione Sicilia segnala due casi di morbillo che hanno condotto a due decessi. Si tratta di un fatto che fa salire a sei il numero di morti dovuti alla malattia dall'inizio del 2018. E' l'Istituto Superiore di Sanità a tenere il conto di un bilancio che annovera adesso adesso anche i due casi siciliani. A perdere la vita sono state due persone: una di cinquantuno anni e l'altra di ventinove. Le cause del decesso sono le medesime: insufficienza respiratoria grave o arresto cardiocircolatorio. Nessuno dei due aveva provveduto ad effettuare il vaccino anti-morbillo.
Sui casi ha avuto modo di intervenire anche il ministro della Sanità Giulia Grillo.
In Sicilia elevata incidenza del morbillo
Occorre precisare che si tratta di due casi non recentissimi, tenuto conto che sono stati censiti uno nel mese di aprile e l'altro nel mese di maggio. Le due vittime erano caratterizzate da un quadro clinico complesso e caratterizzato da un sistema immunitario compromesso. L'incidenza del morbillo, pertanto, si è rivelata letale. Secondo i dati, tra l'altro, la Sicilia rappresenta una delle regioni in cui la malattia ha una delle maggiori diffusioni. Dal primo gennaio al 31 agosto si sono registrati 1116 casi, con un'incidenza pro-capite pari a 333 casi per milioni di abitanti.
La curva del numero di casi ha raggiunto il proprio picco nel periodo che è andato da aprile a maggio, con 400 casi censiti per ogni singolo mese. Chi si ammala di morbillo ha in media venticinque anni. Per il 50% del totale dei casi sono state registrate delle complicanze e addirittura il 60% ha avuto necessità di ricovero.
Dati che, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, servono a sancire ancora una volta quanto sia importante essere vaccinati come "misura di prevenzione generale". "In Italia - fanno sapere gli esperti - il morbillo ha ancora un impatto di Salute in termini complicanze e decessi".
Per il ministro il vaccino non basta, ci saranno altre iniziative
Il ministro della Sanità Giulia Grillo ha avuto modo di sottolineare come questi testimoni raccontino quanto importante sia l'obbligo vaccinale per il morbillo. Tuttavia, pur essendo importante ai fini della prevenzione, si tratta di una misura non sufficiente e presto potrebbero presi nuovi provvedimenti. L'eliminazione del morbillo dovrebbe passare una serie di interventi, già elencati un piano già disponibile dal 2011, e che sarebbe finito nel dimenticatoio dei governi precedenti. Un autentico piano straordinario che dovrebbe promuovere la vaccinazione tra gli operatori sanitari e trasformare quelle che oggi sono "raccomandazioni" in "azioni finanziate verificabile".
"Auspico - ha detto Giulia Grillo - che siano previste iniziative concrete: potenziare i servizi vaccinali, rendere operativa l'anagrafe nazionale, monitorare le coperture e gli eventi avversi e finanziare adeguatamente la spesa".