Qualsiasi forma di diabete mellito può richiedere la necessità di una terapia sostitutiva a base di insulina. Quest'ormone, normalmente prodotto dal pancreas, è indispensabile per regolare i livelli di glucosio nel sangue, attivare diversi processi metabolici e cellulari e per permettere alle cellule di accedere al glucosio ed utilizzarlo per produrre energia. La terapia insulinica rimpiazza la carenza dell'ormone che è assoluta in caso di diabete tipo 1 (il pancreas non lo produce) e relativa in caso di diabete tipo 2 (le cellule che producono l’insulina sono molto ridotte o è controindicato l'uso di farmaci orali).
Ma una cattiva conservazione dell'insulina in frigo potrebbe inficiarne gli effetti secondo quanto sostenuto dai ricercatori della Charitè Universitaetsmedizin di Berlino.
Insulina: le temperature errate di conservazione in frigo possono ridurne l'efficacia
L'insulina in flacone o nella penna pre-riempita in uso va conservata in frigo ad una temperatura di 2 - 8° C, quella contenuta nella penna o flaconcino chiusi, richiede una temperatura di 2-30 ° C, ma non sempre tali parametri vengono rispettati. Il nuovo studio capitanato dalla Dott.ssa Katarina Braune, presentato in occasione del congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), ha illustrato come la cattiva conservazione casalinga del farmaco possa persino arrivare a rendere poco efficace la terapia sostitutiva.
I ricercatori berlinesi hanno valutato, attraverso dei sensori, la temperatura di conservazione dell'insulina nei frigoriferi domestici o nelle borse utilizzate per trasportare l'insulina all'esterno di 388 persone con diabete residenti negli Stati Uniti e Unione Europea. I sensori hanno effettuato le misurazioni automaticamente ogni 3 minuti, 480 volte al giorno, per un periodo di 49 giorni e sono state inviate ad un database attraverso un'app.
Diabete: come conservare l'insulina al meglio
L'analisi ha compreso 400 registrazioni di temperatura, il 79% delle quali non rientrava nelle linee guida sulla temperatura. È stato dunque rilevato che ben l'11% delle volte - 2 ore e 34 minuti ogni giorno - l'insulina è stata conservata in frigorifero a temperature non adeguate.
Per l'insulina trasportata sono state registrate temperature diverse da quelle raccomandate solo per 8 minuti al giorno. In particolare i sensori hanno rilevato temperature del frigo inferiori a 0° C, circa il 17% delle volte, ovvero 3 ore al mese. La dott.ssa Braune tiene a sottolineare come molto dipenda dalle temperature fluttuanti dei frigoriferi domestici e consiglia l'utilizzo di un termometro per controllare la temperatura di conservazione dell'insulina. L'effetto ipoglicemizzante del farmaco potrebbe venir meno a causa di errori nel dosaggio, dovuti ad una sua minore efficacia quando mal conservato. Ulteriori studi saranno necessari per stabilire in che misura le deviazioni di temperatura durante la conservazione domestica influenzino l'efficacia dell'insulina e con quali esiti sui pazienti diabetici.