Assumere alcol in maniera responsabile può ridurre il rischio di ricoveri ospedalieri rispetto ai grandi bevitori e agli astemi. È quanto si evince da uno studio effettuato dall'Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) in collaborazione con il Dipartimento di Nutrizione della Scuola di Salute Pubblica "TH Chan" dell'Università di Harvard. L'iniziativa fa parte del progetto Moli-sani che, lanciato nel 2005, mira a dimostrare la correlazione tra fattori ambientali e genetici e patologie come tumori e malattie cardiovascolari sui molisani e non solo.
Dunque, stando ai risultati della ricerca, bere con moderazione avrebbe un effetto benefico, riducendo le probabilità di essere ricoverati in ospedale soprattutto per le malattie cardiovascolari.
I risultati finali del progetto sono stati pubblicati sulla rivista scientifica "Addiction".
Lo studio
Gli studiosi sono stati coordinati dalla dottoressa Simona Costanzo, ricercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale presso l'Istituto di Pozzilli. Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti su circa ventimila persone che hanno preso parte ad un progetto rivolto a individui dai 35 anni in su, privi di diagnosi legate al cancro o a problemi cardiovascolari. Queste persone sono state monitorate per 6 anni, dopo essere state suddivise in vari gruppi a seconda dell'assunzione di alcool dichiarata: da un lato gli astemi, dall'altro i bevitori occasionali e i consumatori abituali secondo le dosi raccomandate, e infine i grandi bevitori.
Dall'indagine è emerso che le persone che bevono in maniera eccessiva sono state quelle che hanno fatto segnare il numero più alto di ricoveri sia per patologie legate all'alcol (74%), sia per casi di tumore (36%). Invece, per quanto concerne gli astemi o gli ex bevitori, i dati più significativi hanno riguardato i problemi vascolari, riscontrati in proporzione maggiore rispetto a chi invece beve con moderazione.
Tenendo conto di questi risultati, gli esperti hanno constatato che, rispetto a chi consuma alcolici in maniera copiosa e agli astemi, coloro che bevono responsabilmente hanno minori probabilità di essere ospedalizzati soprattutto per malattie cardiovascolari.
Il consiglio dell'esperto
Il dottor Giovanni de Gaetano, presidente dell'Irccs Neuromed, all'Adnkronos ci ha tenuto a precisare che questa ricerca non punta affatto a consigliare agli astemi di cominciare ad assumere alcolici per proteggere la propria salute.
Infatti l'obiettivo dello studio è quello di dimostrare che ad oggi non esistono le basi scientifiche per affermare con certezza che l'alcol sia sempre e comunque un male. Infatti, inserite in una dieta mediterranea, accompagnata da uno stile di vita sociale, queste bevande, se assunte con moderazione, non hanno alcun effetto negativo sull'organismo.