Negli ultimi giorni molte regioni d'Italia stanno lamentando una carenza di vaccini antinfluenzali, anche per quanto riguarda quelle dosi destinate ai soggetti a rischio. Le motivazioni di questa situazione potrebbero essere l'alta richiesta di dosi grazie alla campagna di sensibilizzazione oppure c'è stato un "risparmio" per quanto riguarda la produzione.

I vaccini sono quasi o completamente terminati in molte regioni

La Società italiana di igiene e medicina preventiva, insieme a molti medici di base, ha denunciato la pericolosa carenza di dosi di vaccino antinfluenzale destinate alle categorie considerate a rischio, come bambini, anziani e persone affette da patologie gravi.

La destabilizzante situazione delle scarse dosi di vaccino riguarda gran parte (se non tutte) delle regioni italiane: dalla Campania alla Lombardia, dalla Sicilia al Trentino. Dunque questo ha dato adito a molte considerazioni da parte di medici e non, fra cui un ipotetico risparmio della programmazione Asl delle dosi di vaccino distribuite oppure ad un'alta concentrazione di persone sensibilizzate che hanno deciso di fare il vaccino antinfluenzale per evitare il rischio contagio proprio ora che con la fine dell'anno è in arrivo il picco dell'influenza.

I sintomi e la cura dell'influenza

I sintomi che accompagnano l'influenza che in questi mesi invernali sta dilagando fra la popolazione sono sempre gli stessi che si verificano solitamente: stanchezza, dolori muscolari, febbre, e inappetenza sono i principali sentori che dovrebbero far scattare il nostro campanello d'allarme.

Ci sono anche sintomi (come nausea e diarrea) legati a virus che hanno intaccato l'apparato intestinale che potrebbero ulteriormente compromettere la nostra Salute. I soggetti più a rischio sono anziani, bambini e persone affette da patologie gravi e donne in stato di gravidanza. Di norma, la cura migliore è la prevenzione, resa possibile solamente con il vaccino antinfluenzale.

Nel caso in cui ci si ammala, è buona regola non affrettare i tempi di guarigione saltando periodi di riposo, considerati essenziali per una guarigione completa. Se doveste uscire di casa, non solo aggravereste ulteriormente la situazione per voi stessi, ma potreste anche contagiare facilmente chi vi sta accanto, diffondendo ulteriormente l'influenza e ritardando il declino della malattia stessa.