È allarme in Europa per l’epidemia di peste suina. Nove i Paesi colpiti dall'epidemia del virus che potrebbe essere entrato nelle zone europee, attraverso il transito di maiali e cinghiali selvatici interessati alle battute di caccia provenienti, in particolar modo, dalla Russia.
Peste suina: i provvedimenti adottati dall’Unione Europea
In seguito al recente allarme dell’epidemia dei suini, l’UE ha promosso diverse misure per cercare di contenere il problema nei territori interessati al problema. Una di queste riguarderebbe, come misura cautelativa, l'abbattimento dei cinghiali, considerati i maggiori e potenziali responsabili della trasmissione del virus.
Si tratta di una malattia che non provocherebbe nessuna conseguenze per la salute dell'uomo ma che andrebbe a determinare danni ingenti per il settore produttivo delle carni suinicole. Secondo le ricerche intraprese dalle Autorità europee per la sicurezza alimentare, il virus della peste suina sarebbe arrivato nei Paesi dell’Europa proprio da cinghiali e da maiali infettati provenienti da Paesi limitrofi. Alla base del problema ci sarebbe la proliferazione incontrollata di questo tipo di suini che avrebbe inciso notevolmente sulla diffusione del virus. Secondo l’Unione Europea si rende necessaria una stretta collaborazione tra i Paesi, interessando in prima linea, gli agricoltori e i cacciatori per cercare di mettere sotto controllo l’anomala proliferazione dei suini selvatici.
Sarebbero già stati abbattuti circa 90mila maiali in Romania, ma i Paesi interessati sarebbero anche Ungheria, Lettonia, Estonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Bulgaria.
Le origini dell'epidemia
L'epidemia, secondo le casistiche registrate in questi ultimi anni, sarebbe partita dalla Georgia e dalla Russia già dal 2007 interessando al problema anche diverse regioni del centro Europa.
In Belgio sarebbero risultati infetti più di 200 cinghiali. Un notevole problema che ha interessato i maggiori produttori di questo settore alimentare come la Francia, la Germania e la Danimarca, costretti a cercare misure di protezione per arginare i danni per il settore che stima 1,5 miliardi di euro l'anno. La Danimarca avrebbe annunciato, tra le varie possibilità, quella di innalzare un muro ‘anti-cinghiale’ lungo 70 km nelle zone al confine con la Germania.
In Italia il rischio di questa epidemia, non sarebbe da sottovalutare, in Sardegna, ad esempio, la peste suina africana risulta endemica da circa 40 anni. La casistica in tutto il nostro Paese ha registrato un aumento sensibile dei suini selvatici con stime che riportano circa 1,5 milioni di capi. In Italia risulta arrivata nel 1967 interessando, in particolar modo, la Sardegna. Non esiste un vaccino e come abbiamo visto, non riguarda direttamente l’uomo, visto che non risulta trasmissibile agli esseri umani.