Quarant’anni fa la malattia celiaca per molti era sconosciuta. Le persone affette da tale patologia facevano fatica a trovare strutture (ristoranti, bar, hotel,...) che fossero preparati sull’argomento. Oggi questo problema è diminuito grazie alla ricerca, alle tante diagnosi che sono state accertate con gli anni e all’AIC (Associazione Italiana Celiachia) che si impegna quotidianamente per diffondere, a più strutture possibili, le linee guida da seguire per garantire ai celiaci un servizio idoneo alle loro esigenze alimentari.
Nel 2017, però, le diagnosi di celiachia sono diminuite: si sono registrati solo 8.000 casi in più rispetto all’anno precedente.
Un risultato piuttosto basso (il più basso dal 2008) se si considera, sottolinea l’AIC, che nel 2016 le diagnosi erano arrivate a 15.500 in più rispetto al 2015.
L'importanza di una diagnosi precoce
Tale rallentamento delle diagnosi è molto dannoso per tutti coloro che non sanno di essere celiaci, poiché continuando ad assumere glutine, mettono a rischio la loro salute. “Le complicanze – spiega Marco Silano, coordinatore del Comitato Scientifico di AIC – potrebbero essere irreversibili e compromettere la Salute del paziente e gravano sull’intera collettività per i costi sanitari e sociali che ne derivano”. Una diagnosi precoce, dunque, è fondamentale per evitare danni alla salute; la celiachia può portare complicanze, quali malattie autoimmuni.
Il dottor Marco Silano, ha spiegato che il motivo della riduzione delle diagnosi è dovuto al fenomeno dei pazienti camaleonte. Sono coloro che riportano sintomi inconsueti non collegati alla celiachia. Un possibile rimedio per far fronte a tale avvenimento, secondo lo specialista, è che i medici siano scrupolosi e pronti a sospettare la patologia anche quando si trovino davanti a sintomi più rari.
Si stima che le persone che non sanno di essere celiache ammontino a circa quattrocentomila.
Iniziative AIC in occasione della settimana nazionale della celiachia
L'AIC che è sempre stata vicino ai celiaci ed alla ricerca scientifica e un obiettivo che sta perseguendo da molto tempo è quello di introdurre un sistema digitale di buoni elettronici in tutta Italia, già attivo in sette regioni.
In occasione della quinta edizione della settimana nazionale della celiachia (che si terrà dall'11 al 19 maggio), l'AIC è già pronta con le sue iniziative a sostenere e combattere il fenomeno della diminuzione delle diagnosi. Sono, infatti, previsti screening gratuiti, convegni e specialisti pronti a rispondere a qualsiasi domanda. L'Associazione Italiana Celiachia per garantire una diagnosi più veloce e sicura ha dato vita a un progetto di formazione molto importante che coinvolge 2000 medici e riconosce loro dei crediti ECM.