Una meta-analisi quantitativa, condotta su 40 studi clinici, pubblicati fino a dicembre 2018, ha valutato la relazione tra parodontosi e ipertensione. E se la cura del disturbo orale si ripercuota positivamente sulla pressione arteriosa. La parodontite da moderata a grave era associata ad un aumentato rischio ipertensione del 22% mentre la parodontite grave era collegata ad una probabilità maggiore del 49% di avere ipertensione. Questi risultati hanno confermato che la piorrea aumenta la probabilità di soffrire di ipertensione e, in 5 studi su 12, la sua cura aveva portato ad una riduzione della pressione.

L'ipertensione, una complessa malattia multifattoriale

Una pressione sistolica (massima) superiore a 140 mmHg e/o diastolica (minima) superiore a 90 mmHg è una condizione clinica definita ipertensione. Il 45% della popolazione mondiale ha qualche problema di Salute legato ad un'alterata pressione arteriosa. E questo rappresenta l’anticamera di eventi cardiovascolari avversi come ictus, infarto del miocardio, morte improvvisa, insufficienza cardiaca, malattia delle arterie periferiche e malattia renale allo stadio terminale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2014 l’ipertensione ha rappresentato il fattore clinico che ha causato il 51% dei decessi da ictus e il 45% di tutte le morti causate da problemi cardiovascolari.

E questo è valido a tutte le età e per ogni gruppo etnico.

I valori della pressione sanguigna rappresentano quindi un importante fattore predittivo il rischio cardiovascolare. L’ipertensione è una malattia multifattoriale ma ancora oggi non si conosce un semplice ed univoco meccanismo scatenante. Si conoscono dei fattori che possono favorire un aumento della pressione come una disfunzione endoteliale (endotelina e ossido nitrico), lo stress ossidativo o uno stato infiammatorio ma rimangono ancora poco chiari tutti i fattori e i meccanismi biologici alla base dell’ipertensione.

Uno dei fattori è la parodontosi

Un team di ricercatori internazionale ha eseguito una meta-analisi quantitativa. Inizialmente hanno scelto 81 studi pubblicati in 26 Paesi fino a dicembre 2018, su individui di età maggiore a 16 anni, con e senza parodontosi (da moderata a grave). Hanno quindi selezionato 40 studi su cui hanno condotto uno studio prospettico.

Le domande a cui i ricercatori volevano dare una risposta erano: a) se una diagnosi di parodontosi aumentava la probabilità di ipertensione, b) se la gravità della parodontosi era direttamente associata alla gravità dell’ipertensione, e c) se una volta curata la parodontosi, migliorava l'ipertensione.

Gli studi prospettici hanno confermato che una diagnosi di parodontosi fa aumentare la probabilità di ipertensione: la pressione sistolica di circa 4,5 mmHg e la diastolica di circa 2 mmHg, rispetto ai soggetti senza parodontosi. Inoltre, in 5 studi su 12, una terapia parodontale portava ad una riduzione da 3 a 12,5 mmHg della sistolica e da 0 a 10 mmHg della diastolica.

Questi risultati, pubblicati da Francesco D’Aiuto e collaboratori su Cardiovascular Research - una rivista scientifica della European Society of Cardiology (ESC) - suggeriscono che la cura della piorrea dovrebbe essere valutata non solo nell'ambito del miglioramento della salute orale / generale e della qualità della vita, ma potrebbe avere dei risvolti positivi nella gestione dei pazienti con ipertensione.

Tuttavia gli autori segnalano che questi risultati non vanno considerati come conclusivi ma ulteriori studi sono necessari prima di poter trarre delle conclusioni definitive.

Parodontite, malattia multifattoriale

La parodontite, detta comunemente piorrea, è una malattia infiammatoria multifattoriale cronica causata da un’alterazione del microbiota orale (disbiosi orale) con una progressiva distruzione dei tessuti dentali circostanti (parodonto) fino alla perdita dei denti. Questo non solo porta ad una difficoltà della masticazione ma potrà avere un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente.

Sono ormai numerose le malattie che, in qualche modo, sono associate alla piorrea, non solo quindi rischi cardiovascolari ma anche malattie sistemiche croniche come diabete mellito, e malattie neurologiche come l'Alzheimer.

Si stima che la parodontite colpisca oltre il 50% della popolazione mondiale e la sua forma grave è considerata la sesta malattia più diffusa di genere umano.