Diagnosticare i tumori alle loro primissime fasi (quando, cioè, non ancora visibili dalle tecniche di diagnostica per immagini) qualche anno fa sembrava essere una utopia. Oggi, però, la ricerca sta facendo passi in avanti. Nature Communications, rivista scientifica inglese, ha pubblicato dei risultati di un test sperimentale chiamato PanSeer che sembra essere in grado di diagnosticare in persone completamente asintomatiche cinque tipologie di tumori ben quattro anni prima della loro manifestazione. Il tutto, attraverso una analisi del sangue.

PanSeer efficace per tumori allo stomaco, polmoni, fegato, esofago e colon retto

Come detto, PanSeer sembra essere in grado di identificare cinque tra le tipologie di tumori più comuni. In particolare, i tumori allo stomaco, al colon retto, ai polmoni, al fegato a all'esofago. L'affidabilità media è stata calcolata in una percentuale del 91%. Per la conferma di questi dati, però, sarà necessario attendere i risultati di una sperimentazione su un ampio campione di persone. Lo studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature riguarda un campione di persone pari a 120 mila soggetti, che nell'arco del decennio che va dal 2008 al 2018 si sono sottoposti regolarmente alla donazione di sangue e a controlli clinici.

In totale sono stati raccolti circa 1,6 milioni di dosi. Nel caso in cui venisse diagnosticato il cancro a una di queste persone, si analizzava il sangue fino a quattro anni prima della comparsa dei primi sintomi. I risultati della sperimentazione riguardano per ora 605 persone.

PanSeer analizza il Dna, cercando di riconoscere la presenza di 'segnali' associati ai tumori

PanSeer funziona andando a ricercare nel Dna dei 'segnali' già associati ai tumori. Essi sono le cosiddette metilazioni, ovvero delle modifiche chimiche (riguardanti la struttura) che sono in grado di modificare l'espressione dei geni.

Come ha specificato Kun Zhang, che guida lo studio coordinato dall'Università della California di San Diego in collaborazione con altri istituti cinesi, il test non agisce prevedendo lo sviluppo futuro dei tumori ma bensì è capace di riconoscerli prima di ogni altra tecnica al momento conosciuta: "È molto improbabile che il test agisca prevedendo lo sviluppo dei tumori. Molto probabilmente il test agisce andando a riconoscere i tumori che sono ancora in una fase di crescita, e che quindi non ancora non danno sintomi e che non sono identificabili con le tecniche di prevenzione oggi conosciute". Il PanSeer, in realtà, non è il primo strumento di questo tipo: vi sono infatti altri test in corso di validazione e sperimentazione che cercano di identificare la presenza di tumori effettuando una analisi del sangue.