Per la serie BlastingTalks intervistiamo la CEO di ELPsenzaH Enrica La Palombara. è il primo portale dedicato al benessere psicofisico. Offre un aiuto per il benessere della mente e del corpo.

Blasting Talks è una serie di interviste esclusive con business e opinion leader nazionali e internazionali per capire come la pandemia di coronavirus abbia accelerato il processo di digitalizzazione e come le aziende stiano rispondendo a questi cambiamenti epocali. Leggi le altre interviste della serie sul canale BlastingTalks.

Com’è nata l’idea di ELPsenzaH e qual è la vostra missione come portale di riferimento per il benessere delle persone?

Il portale nasce con un intento fortemente sociale: offrire un luogo di supporto e informazione per tutte le persone che hanno bisogno di aiuto in un momento di difficoltà o di disagio, nella propria vita. L’idea è nata a seguito di una personale esperienza che ho dovuto affrontare nella mia vita, e dalla quale sono riuscita a recuperare il mio equilibrio, grazie all’assistenza di professionisti di diverse discipline che mi hanno accompagnata nel mio percorso.

Dopo essermi confrontata con soggetti che avevano vissuto esperienze simili, la necessità di creare un unico luogo d'incontro dove non sentirsi soli e non vergognarsi dei propri disagi ma, contemporaneamente, documentarsi e cercare una “soluzione”, è stata evidente.

ELPsenzaH crede fortemente in una visione olistica del benessere psicofisico: per questo proponiamo percorsi diversi e spesso compatibili tra loro. Non solo psicologi e psicoterapeuti, ma anche nutrizionisti, maestri di yoga, meditazione, life coach e business coach.

Cosa caratterizza il vostro approccio e cosa vi differenzia dagli altri portali di aiuto?

Quando abbiamo creato ELPsenzaH la sfida è stata quella di ricreare online quel contesto di fiducia, professionalità e approfondimento di cui una persona ha bisogno per affidarsi e richiedere realmente aiuto. Abbiamo quindi analizzato le pratiche più comuni nella vita di tutti noi e lavorato per replicare la dimensione di una “chiacchierata con l’amico/a”, tramite la sezione Storie di vita, dove le persone si raccontano per mettere in condivisione la loro testimonianza di ritrovato equilibrio, per dare un pizzico di speranza in più a chi legge.

Abbiamo voluto, poi, creare una sezione Approfondimenti dove chi naviga ha modo di documentarsi attraverso articoli scritti dai professionisti del settore, sui diversi sintomi, stati d’animo, patologie che può riscontrare nel proprio quotidiano.

Infine, per ricreare il meccanismo di empatia, conoscenza e affidabilità, alla base di qualsiasi primo incontro tra utente e professionista del benessere psicofisico, abbiamo messo a disposizione degli iscritti alla piattaforma degli strumenti adatti allo scopo: l’utente infatti, oltre alla vetrina professionale dell’esperto, dove può consultare le recensioni ricevute, e le informazioni relative al percorso lavorativo, alle aree d'intervento e al prezzo della consulenza, ha modo di “conoscere” il professionista prima di contattarlo, attraverso la lettura degli articoli di approfondimento che l’esperto ha scritto in piattaforma e i commenti con i quali ha interagito nella sezione Storie di vita.

Quali sono le richieste tipiche dei vostri utenti e come superate la barriera psicologica che spesso impedisce la prima richiesta di aiuto?

I disagi maggiormente riscontrati sono legati a sintomi di ansia, depressione, disturbi alimentari e dipendenza affettiva. Negli ultimi mesi, sono tante le richieste legate anche al fenomeno della ludopatia e ai sintomi post isolamento sociale. In piattaforma e attraverso i nostri canali social lavoriamo molto affinché il nostro utente si senta a proprio agio nel parlare e nel confrontarsi; cerchiamo di normalizzare i sintomi che può riscontrare e di esorcizzare la percezione negativa che, ancora troppo spesso, si portano dietro le figure professionali addette alla cura del benessere psicofisico.

La sezione dedicata alle Storie di vita aiuta molto i nostri utenti a non sentirsi “i soli”.

Come avviene la selezione dei professionisti presenti sul vostro portale e come vengono indirizzati verso le richieste delle persone?

Per l’iscrizione è obbligatorio rilasciare una serie d'informazioni a supporto della propria posizione lavorativa. Ai professionisti vengono richieste informazioni sul curriculum vitae, iscrizione all’Albo o certificazioni e attestati per legittimare l’esercizio della professione. Una volta inviata la candidatura, il team di ELPsenzaH esegue un processo di quality control e si occupa di visionare e approvare o meno la pubblicazione del profilo, in base alla veridicità delle informazioni fornite in fase di registrazione.

Ogni professionista abilitato può beneficiare di diverse funzionalità e ricevere contatti via form, via email e/o via telefono. Inoltre, può abilitare un proprio calendario digitale e ricevere prenotazioni di appuntamenti online o offline.

La scelta e selezione del professionista da parte dell’utente è volutamente lasciata libera, senza sfruttare algoritmi di matching prestabiliti. Crediamo nel “matching perfetto” basato sulla conoscenza ed empatia che si crea tra utente ed esperto e cerchiamo di replicarla online: la scelta è basata sui filtri a disposizione dell’utente, sulla completezza delle informazioni disponibili e affidabili nella scheda del professionista, e soprattutto sulla possibilità di “conoscere il professionista” prima del contatto, attraverso ciò che ha scritto negli approfondimenti e i commenti pubblicati su ELPsenzaH.

Abbiamo vissuto negli scorsi anni la pandemia e oggi siamo soggetti alle conseguenze dirette e indirette della guerra in Ucraina: qual è stato l’impatto nelle richieste di consulenza?

La pandemia ha influito fortemente sulle richieste di consulenza. Abbiamo registrato un incremento nelle richieste e nella necessità di poter esternare le proprie sensazioni ed emozioni. Infatti, abbiamo creato una sezione ad hoc sul sito - Riflessioni Covid - e aperto un gruppo social di riferimento, dove le persone erano libere di inviare alla nostra redazione dei contenuti che descrivevano i propri stati d’animo e paure.

In generale, dai dati rintracciati in piattaforma, è evidente come la pandemia abbia acuito dei sintomi già presenti nella vita delle persone e ne abbia creati di nuovi, principalmente legati all’isolamento sociale che abbiamo vissuto.

Non possiamo, invece, dire lo stesso per la guerra in Ucraina: in piattaforma non riscontriamo una diretta correlazione tra le richieste che stiamo ricevendo e gli eventuali sintomi legati alla guerra.

Quale ruolo giocherà il web nei prossimi anni nel contesto del sostegno psicologico e psicofisico: vi sono ancora possibilità inesplorate in questo senso?

Il web per noi non è solo basato sulla lotta al prezzo più basso sulle consulenze di professionisti del settore, anzi. È uno strumento di conoscenza e approfondimento e deve essere sfruttato al massimo, in questi ambiti, offrendo strumenti virtuali di connessione, rispettando la professionalità degli addetti ai lavori.

Oggi si parla tanto di omnicanalità, phygital, metaverso e gli scenari evolutivi per il web sono davvero infiniti se si vuole pensare in quest’ottica, dirigendosi sempre più verso un’esperienza di conoscenza e approfondimento, immersiva ibrida, tra offline e online.

I progetti per ELPsenzaH sono tanti e la sfida più grande è proprio quella di superare il concetto di mero sito web, portale, aggregatore, verso la creazione di un luogo digitale o fisico sicuro, fatto di persone vere che possono sentirsi meglio, ispirate, supportate e in connessione, verso il raggiungimento del proprio equilibrio psicofisico, anche grazie al supporto di professionisti.

Leggi anche le altre interviste di Blasting Talks: