E’ martedì mattina a Manacor, isole Baleari, e un ragazzo di 26 anni riabbraccia la racchetta dopo quattro mesi e mezzo di stop. Il ragazzo è un campione e si chiama Rafael Nadal. Il tennista maiorchino non ha bisogno di presentazioni anche sa dal 28 giugno, giorno dell’eliminazione da Wimbledon per mano del ceco Lukas Rosol, gli appassionati non lo hanno più visto. L'infiammazione al tendine del ginocchio sinistro e i conseguenti forfeit ai tornei successivi hanno fatto precipitare Nadal al quarto posto del ranking e nel carniere del suo 2012, seppur positivo qualitativamente, ci sono solo 4 tornei.
Il settimo sigillo al Roland Garros, i Masters 1000 di Montecarlo e Roma e il torneo di Barcellona non sono da buttar via ma non da Nadal.
L’assenza alle Olimpiadi, dove sarebbe dovuto essere il portabandiera della Spagna ha pesato moralmente anche su di un carattere forte come Nadal e il recupero è stato lungo e faticoso. Lo zio Toni lo ha spinto sul campo di allenamento già questa settimana e Rafa è apparso subito fiducioso postando su twitter le prime sensazioni: “Oggi ho fatto il mio primo allenamento dopo tante settimane. Sto migliorando, spero di continuare su questa strada”. Poche parole ma significative e un appuntamento ai tanti sostenitori fissato al 27 dicembre ad Abu Dhabi per un’esibizione in vista di un rientro agonistico in grande stile in gennaio, all’Australian Open.
Nadal dopo 4 mesi sta ritrovando se stesso e può ripartire dai 4 tornei vinti nel 2012 e dal numero 4, Djokovic, Federer e Murray aspettano con ansia il quarto moschettiere.