Il sorteggio degli ottavi di Champions League è stato benevolo a metà con le due compagini italiane ancora in corso per il titolo continentale. Infatti se alla Juventus è andata di lusso, dovendo i bianconeri affrontare gli scozzesi del Celtic Glasgow, al Milan invece è toccato lo scoglio più arduo da superare, ovvero il Barcellona. La Juventus ha finora disputato una stagione ad altissimi livelli, in vetta al campionato di serie A, con 7 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, l’Inter, con 13 gare vinte su 17 e con la miglior difesa. In Champions ha superato il girone imbattuta e ha recuperato il suo condottiero in panchina, Antonio Conte, che scontata la nota squalifica di 4 mesi, è di nuovo a bordo campo durante i match per dare la carica e il sostegno in più ad una squadra che sembra girare a memoria.

Il morale bianconero è alle stelle, la condizione fisica è più che soddisfacente, le soluzioni tattiche e i ricambi per il turn over sono all’altezza. Restano solo un paio di nodi da affrontare per essere finalmente super anche in Europa.  L’infortunio, abbastanza serio di Chiellini (out per un paio di mesi), toglie ai bianconeri un tassello importante alla granitica retroguardia bianconera, mentre lo stop che terrà per un po’ fuori l’attaccante danese Bendtner, restringe ulteriormente il reparto che sembra necessitare ancora di quel top player capace di dare alla squadra goal ed esperienza nelle gare internazionali.

Il ds Marotta è già all’opera per prendere a gennaio un difensore (considerato che mancherà anche il ghanese Asamoah  impegnato nella Coppa d’Africa) e una punta.

I nomi più papabili sono Peluso dell’Atalanta, in grado di giocare sia da esterno che da centrale difensivo, il brasiliano dell’Udinese Danilo, già rodato nella difesa a tre. Ma soprattutto si coltiva un sogno, quello del bomber ivoriano Didier Drogba. Già, l’attaccante campione d’Europa, corteggiato anche dal Milan, potrebbe arrivare, con un contratto fino al 2014 e un ritocco all’ingaggio attuale percepito in Cina.

Per l’ivoriano la decisione ruota intorno al desiderio o meno di essere nuovamente protagonista al galà della Champions, di rinunciare a una parte dei suoi introiti e di diventare un idolo per la Torino bianconera, dove concluderebbe la carriera. Per la Juventus, inutile dirlo, si tratterebbe del tassello che le manca per diventare una “Grande d’Europa”.

Staremo a vedere.  Per il Milan, la cui stagione è già una rincorsa dal principio, in effetti il Barcellona è l’avversario peggiore che poteva capitare. Messi  & Co.  dovrebbero alla fine avere la meglio sul Diavolo rossonero.

Però mai come in questa circostanza occorre dire “mai dire mai…” Il Milan sta attraversando un buon momento in termini di risultati, morale e condizione. Deve recuperare subito posizioni in campionato ma in Champions forse non ha nulla da perdere. Il talento e la vena realizzativa di uno straordinario El Sharawy, un equilibrio tattico migliorato tra i reparti e qualche innesto importante previsto a gennaio, dopo le cessioni dell’inquieto Robinho e del fragile Pato, possono in poche settimane restituirci una protagonista di livello tanto al campionato quanto all’Europa. Il Barcellona è avvisato, il Milan non sarà un pugile già suonato in partenza.