Il 16 Dicembre ha avuto il suo epilogo il Mondiale per Club, disputato per il secondo anno consecutivo a Yokoama in Giappone. La manifestazione, erede della Coppa Intercontinentale che opponeva la vincente della Coppa Campioni Europea alla squadra che si aggiudicava la Coppa Libertadores sudamericana, mette di fronte le squadre vincitrici dei tornei continentali organizzati dalle sei confederazioni appartenenti alla FIFA. L’atto conclusivo ha visto contendersi il titolo di Campione del Mondo per squadre di club, i brasiliani del Corinthians e gli inglesi del Chelsea per quella che era la finale più accreditata dai pronostici della vigilia.
La sfida è stata vinta dai brasiliani per 1-0 grazie ad una rete di Guerrero al 24’ minuto del secondo tempo.
L’affermazione dei sudamericani è stata meritata, in quanto in Corinthians ha comandato il gioco per quasi tutto l’incontro; il Chelsea che ha deluso le attese ed ha reagito solamente dopo essere passata in svantaggio. Negli ultimi 20 minuti gli uomini di Rafa Benitez hanno sfiorato il pareggio in un paio di occasioni, ma il portiere Cassio si è rivelato insuperabile conservando quindi il successo della sua formazione. Nelle fila dei brasiliani da segnalare la grande prestazione di Paulinho, obiettivo di mercato delle big europee e cercato con insistenza anche dall’Inter di Massimo Moratti.
Il Corinthians diventa quindi la seconda squadra, dopo il Barcellona, ad essersi aggiudicato per due volte il Mondiale per Club. Il primo successo dei brasiliani avvenne nell’edizione pilota del 2000, mentre i catalani hanno trionfato nel 2009 e nel 2011. Le squadre del Sud America tornano quindi a fregiarsi del titolo di campioni del mondo per club dopo ben 6 anni dal momento che l’ultima affermazione era datata Dicembre 2006 quando sempre una squadra brasiliana, l’International di Porto Alegre, superò per 1-0 il Barcellona.
Il Mondiale per Club 2012 è stata anche l’occasione per sperimentare per la prima volta l’utilizzo della tecnologia per i casi di goal/non goal, cioè per stabilire, in situazioni dubbie, se un pallone ha o meno superato la linea di porta.
Allo stadio di Yokoama, teatro delle gare, era in funzione un sistema denominato GoalRef che non ha avuto bisogno di essere applicato per mancanza di casi controversi. L’innovazione rappresenta un importante passo in avanti verso l’introduzione della stessa nel mondo del calcio che molti addetti ai lavori e appassionati ultimamente stanno caldeggiando con sempre maggiore intensità.