Non si può morire in un modo simile, eppure è successo. È successo alla fine di una partita di pallone nella cittadina di Almere in Olanda. A quanto pare dai primi rilievi, tre giocatori del Nieuw-Sloten   di un età compresa tra i 15 e i 16 anni hanno massacrato a calci e pugni un guardalinee dirigente della squadra avversaria, il Buitenboys.

Sgomento in tutto il mondo del calcio. Una partita amichevole tra due squadre di ragazzi che finisce nel sangue. Un episodio di vera follia che non ammette giustificazione. I tre ragazzi a fine gara hanno inseguito il malcapitato guardalinee l’hanno picchiato duramente a calci e pugni; l’uomo, Richard Nieuwenhuizen una volta in ospedale è deceduto dopo un paio d’ore.  Il club di appartenenza dei tre ragazzi, subito espulsi dalla società, ha espresso il suo profondo rammarico per la vicenda ritirando la squadra da tutte le competizioni.

‘Tutto ciò non ha niente a che fare con lo sport e in nessun caso si può tollerare’, ha affermato il ministro dello sport olandese Edith Schippers. Anche in Italia l’episodio ha ovviamente suscitato un certo scalpore ‘Questo è un mondo di matti. In Italia abbiamo vissuto momenti di follia, ma una cosa così agghiacciante mai’, così Nicchi, presidente degli arbitri.

Il club Nieuw-Sloten di Amsterdam era già stato coinvolto in episodi di violenza nel mese di Ottobre, e secondo le autorità olandesi il club era stato messo sotto osservazione. Domenica niente ha però potuto fermare la furia di tre imbecilli che con lo sport nulla hanno a che fare; arrestati dalla polizia adesso dovranno sicuramente affrontare un processo dove si auspicano pene durissime.