Il countdown che ci ha traghettati nel nuovo anno è finito, ora iniziano i giochi. E saranno giochi sportivi per Modena e Cremona, le due città italiane nominate Città Europee dello Sport per il 2013. L'investitura ufficiale è avvenuta più di un anno fa, nel novembre 2011, a Bruxelles, dal momento che l'Associazione Capitali Europee dello Sport – responsabile della nomina – coopera attivamente con la Commissione Europea, di stanza nella capitale belga.
Le due città della pianura padana non sono, nella loro storia, realtà estranee allo sport, soprattutto Modena, che vanta la società di volley maschile più premiata nella serie A italiana, i natali della celeberrima scuderia Ferrari e una squadra di calcio che ha festeggiato il suo centenario nel 2012, oggi stabile in serie B, ma che, nonostante un affondo nella C tra anni '80 e anni '90, ha avuto dignitosi trascorsi in serie A.
Cremona, dal canto suo, brilla di più nella pallacanestro: la sua squadra maschile milita nel campionato A1 e, inoltre, la città vanta l'invenzione del Baskin, il Basket integrato, ossia una variante di questo sport per disabili. In più è sede sia di una Società Canottieri sul Po culla di medaglie olimpiche e mondiali, sia del Panathlon Club che assegna ogni anno premi singoli ad esponenti dello sport cremonese.
Per entrambe la nomina a Città Europea dello Sport si traduce in un anno fitto di iniziative, progetti e obiettivi da realizzare nell'ambito dell'attività sportiva e delle sue ampie sfaccettature. Punto fermo è lo sport inteso come fattore aggregante all'interno della società nonché veicolo di benessere psico-fisico.
Partendo da qui, il programma stilato dalle rispettive città andrà ad unire l'organizzazione nelle proprie sedi di competizioni sportive a livello nazionale e di eventi contingenti ed inerenti quali seminari, pubblicazioni e convegni.
Nel caso di Cremona le “danze” sono già cominciate nel 2012 con il concorso fotografico “Attimi di sport”, un piccolo aperitivo aspettando la Serata Inaugurale prevista per il 18 gennaio che sarà seguita da un calendario pieno di appuntamenti, già reso pubblico. Per Modena il programma è ancora in via di definizione, ma i progetti tenderanno ad incentivare la pratica sportiva, a diversi livelli, tra i bambini, le persone a ridotta capacità motoria e gli anziani, valorizzando lo sport non solo dal punto di vista agonistico, ma soprattutto in quanto fattore di salute.
Infine, se per entrambe le città questa è una buona occasione per contribuire all'internalizzazione della propria immagine, per Modena, senza farlo apposta, si traduce in un'ulteriore occasione di rilancio dopo il sisma che a maggio ha messo a dura prova buona parte del suo territorio provinciale.