Si sa che nel calcio quando non vengono i risultati a pagare è sempre l'allenatore. E l'ultimo turno del campionato di serie A ha confermato questa regola non scritta dal momento che diversi tecnici hanno visto compromessa la fiducia da parte delle rispettive società di appartenenza e altri sono stati messi in discussione a causa del periodo poco brillante che stanno attraversando le formazioni da loro guidate.

Il caso più eclatante è stato quello di Zeman che in estate era arrivato a furor di popolo sulla panchina della Roma e che è stato sollevato dal suo incarico dopo la sconfitta di Venerdì sera della formazione capitolina contro il Cagliari.

Già dopo il pareggio della giornata precedente contro il Bologna il club giallorosso aveva valutato un esonero del tecnico boemo, scelta che si è rivelata inevitabile dopo la bruttissima prestazione contro la squadra sarda.

Sono state parecchie le cause che hanno provocato l'interruzione del rapporto di lavoro tra Zeman e la Roma. In primo luogo la disposizione tattica della squadra, troppo sbilanciata e quindi predisposta a subire molte reti. E poi la gestione di alcuni big dello spogliatoio come De Rossi il cui rapporto con l'ormai ex tecnico non è mai riuscito a decollare. Il centrocampista della nazionale è stato relegato spesso in panchina facendo quindi mancare il suo importante contributo nella zona nevralgica del campo e scatenando un mare di polemiche sul suo mancato utilizzo.

Anche la scelta di preferire il portiere uruguaiano Goicoechea al titolare designato Stekelenburg ha lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori con il sudamericano che è stato protagonista di numerosi errori che sono costati altrettante reti al passivo. Le polemiche scatenate dall'olandese hanno poi fatto il resto rendendo il clima intorno al gruppo giallorosso decisamente ostile ai metodi e al lavoro del tecnico boemo.

Altra piazza in ebollizione è quella di Palermo dove Gasperini ha collezionato l'ennesima sconfitta della sua gestione con la formazione rosanero che ha ceduto per 2-1 al cospetto dell'Atalanta. Nelle 9 presenze sulla panchina del club siciliano il tecnico piemontese ha solamente ottenuto 3 punti, frutto di 3 pareggi a cui devono essere aggiunte ben 6 sconfitte.

Il Presidente Zamparini sta valutando il da farsi e non è escluso l'ennesimo ribaltone su una della panchine più instabili dell'intero panorama calcistico italiano.

Ma a rischiare non è solo Gasperini ma anche l'amministratore delegato Lo Monaco che sembrerebbe non godere più della fiducia del patron del club siciliano. A questo proposito non si esclude un allontanamento di Lo Monaco con il ritorno di Perinetti che aveva iniziato la stagione per poi essere sollevato dal suo ruolo proprio a favore dell'ex dirigente del Catania. Insomma una bella polveriera nella quale non si può escludere nulla e dove i colpi di scena nelle prossime ore dovrebbero essere garantiti.

Momenti difficili anche a Milano sponda nerazzurra e a Pescara dove Stramaccioni e Bergodi non stanno certo attraversando un periodo positivo.

L'Inter ha collezionato una sola vittoria negli ultimi 7 incontri mentre la sconfitta interna contro il Bologna ha ricacciato il Pescara in piena zona retrocessione dopo alcuni risultati positivi che sembravano averlo lanciato verso la salvezza. Tuttavia sia Stramaccioni che Bergodi per il momento non sembrano rischiare l'esonero anche se altri risultati negativi nelle prossime sfide potrebbero far precipitare le posizioni dei due tecnici.