Ce ne accorgiamo anche se seguiamo una partita di calcio tra giovani esordienti, che qualsiasi decisione arbitrale ci sia, essa crei malumore, proteste e situazioni scorrette da una parte o dall'altra. La TV e i nostri idoli ci mostrano un calcio ingannevole, malato, fatto di finzione, dove anche per una semplice rimessa laterale, chiaramente a proprio sfavore, si reclami un tocco dell'avversario alzando il braccio e urlando a gran voce allo scandalo.


Ma com'è possibile che non si trovi una soluzione a tale scempio? Se gli arbitri non vengono aiutati o quantomeno non spinti all'inganno, come potrà guarire questo calcio malandato? E i nostri figli cosa potranno mai imparare: ad essere corretti e sportivi oppure bugiardi e arroganti?


È vero, gli arbitri hanno nel taschino la soluzione a tutti i mali, ma quel cartellino colorato non può essere sventolato certo per tutto l'incontro, la partita rischierebbe di concludersi senza giocatori e senza panchina e che l'arbitro finisca sulla bocca della critica come un uomo che voglia dimostrarsi protagonista alle platee.


I cartellini poi non spaventano né tantomeno toccano i sentimenti dei giocatori in campo, la soluzione quindi potrebbe esserci solo creandogli un danno economico. In che modo però questo è possibile? Vi formulo di seguito una proposta sociale che potrebbe essere presa in considerazione dalla lega calcio, e che, grazie soprattutto all'aiuto dei social network (condividendo questo articolo), potrà smuovere l'opinione pubblica per una giusta causa.


La soluzione è semplice: quando la situazione in campo dimostri un chiaro comportamento ingannevole, in qualsiasi circostanza si presenti, magari con l'aiuto della prova tv, al calciatore potrà essere inflitta una multa pari al valore della sua scorrettezza, che vada da un importo minimo a uno massimo deciso a priori dalla Lega Calcio. Il comportamento ingannevole varrebbe anche per piccoli e stupidi episodi.


Gli introiti saranno poi devoluti tutti in beneficenza, questo sia per una ragione sociale ma anche per evitare maldicenze su eventuali conflitti "d'interesse economico" di chi gestirebbe tali situazioni.


È risaputo, i calciatori non hanno problemi di natura economica, in più, è palese, c'è anche un eccesso negli stipendi che loro percepiscono. Salviamo quindi il calcio, salviamo l'onestà sportiva ed aiutiamo i nostri figli a crescere seguendo lo sport più amato nel nostro paese con un occhio diverso da quello che oggi, i calciatori che militano nel nostro campionato, stanno tentando di trasmetterci, fornendoci quindi un messaggio sbagliato a danno di quel che dovrebbe essere un comportamento sano e di correttezza sportiva.