Alla vigilia dell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League consueta conferenza stampa del tecnico dell'Inter sulla partita che vedrà impegnata la sua squadra domani sera, alle 21.05, allo stadio Giuseppe Meazza contro i romeni del Cluj, scesi nella competizione europea cadetta dopo il terzo posto ottenuto nella fase ai gironi di Champion's League. Ecco alcuni stralci dell'intervista rilasciata ai giornalisti presenti ad Appiano Gentile dal mister Andrea Stramaccioni:

Sul Cluj - "Il pericolo è sottovalutare questa partita. Loro hanno vinto a Old Trafford, abbiamo preparato questa sfida in ogni dettaglio e il Cluj rappresenta una squadra da non sottovalutare, non commetteremo questo errore".

Su Kovacic - "Mateo ha accusato un problema alla caviglia prima del Chievo, oggi ha lavorato con la squadra, valuterò tenendo conto delle sue condizioni. Se gioca è perché sta bene".

Sul turnover -  "Non voglio fare turnover sulla qualità dei giocatori. Cercherò di schierare la squadra che penso possa fare meglio. Le eccezioni sono legate alla condizione fisica. Domani vogliamo onorare l'impegno europeo e mettere in campo la squadra migliore".

Modulo di gioco -  "Mi è difficile parlare di un reparto prescindendo dall'intero collettivo. Con l'arrivo di Kuzmanovic, Schelotto e il recupero di Stankovic abbiamo integrato la squadra e possiamo supportare meglio l'attacco a 3 che secondo me resta il nostro valore aggiunto".

Icardi e il mercato nerazzurro -  "Durante il mercato invernale avevo già detto che l'Inter stava portando avanti operazioni per migliorare l'organico, una testimonianza di come lavoriamo per il futuro. Icardi? Non ho commenti. Dico solo che la società sta lavorando bene per portare avanti un progetto su cui ci metto la faccia. Abbiamo cambiato 15 giocatori e delle pause ci stanno. Stiamo lavorando per rendere l'Inter sempre più futuribile".

Alvarez - "Credo che il problema di Ricardo sia stata solo la continuità nell'essere disponibile. Le qualità sono innegabili, per dimostrarle in gara serve continuità nell'essere disponibile. E nel momento in cui ho deciso di giocare coi tre attaccanti lui diventa parte importante di questo progetto tattico. Tolti i 4 attaccanti lui e Guarin sono quelli deputati a giocare a sostegno delle due punte quando non abbiamo il tridente a disposizione".