La domenica dello scudetto juventino (ventinovesimo o trentunesimo a seconda di come la vedono i tifosi e di come la vede l'albo d'oro) si è macchiata di giallo. Il giovane talento Paul Pogba, per alcuni destinato a diventare uno dei centrocampisti più forti d'Europa, s'è reso protagonista di un brutto gesto nella seconda parte di gara: uno sputo verso il difensore del Palermo, Salvatore Aronica, reo di averlo provocato con una piccola manata su uno scontro precedente di gioco. Il gesto, censurabile, del giovane francese è stato punito col cartellino rosso.

Ed è arrivata la squalifica della commissione sportiva: 3 giornate e campionato finito, per la stellina bianconera.

La festa rimane festa ed il caso è presto archiviato, ma di certo non è una bella figura per il talentuoso Pogba. E' giovane e deve maturare. Lo speriamo bene, affinché diventi un grande campione a tutto tondo. Diverse le prodezze che è riuscito a dispensare nell'arco della stagione, pur giocando a minutaggio ridotto in un centrocampo già stellare (con Pirlo, Vidal e Marchisio praticamente intoccabili), creandosi un marchio di fabbrica: il bolide dalla lunga distanza, con cui ha realizzato alcuni gol. Anche domenica almeno un paio di giocate preziose, prima di quel brutto gesto.

Speriamo che vada subito alle spalle. Non sappiamo ancora se la Juventus presenterà ricorso per una riduzione della squalifica.

Curiosità: già domenica scorsa Pogba è stato protagonista di un episodio censurabile, ma stavolta lui era vittima, a quanto pare di insulti razzisti da parte di Meggiorini del Torino che ha poi dichiarato che gli insulti in campo si danno e si prendono, senza doversi necessariamente lamentare. Da "vittima" a "carnefice". Sarà destinato a divenire un sosia di Balotelli? Tecnicamente ce lo auguriamo, caratterialmente un pò meno.