Una grande Roma batte Cantù nellaprima semifinale del campionato nostrano di Basket. Se nessuno siaspettava la squadra della capitolina così in alto all'inizio dellastagione, adesso invece si deve ricredere: la squadra si presenta alla finalecon giuste ambizioni di vittoria.

La partita ribalta il copione dellescorse puntate, con Roma che parte subito forte con Lawal (ormai inodore di NBA) e Taylor subito sugli scudi e con Cantù che arrancaall'inseguimento mostrando subito un Aradori devastante spalle a canestro che rappresenta l'arma offensiva di riferimento per i ragazzi di coach Trinchieri.

Inqualche modo Cantù salva il primo quarto sotto solo di due (18-16)ma nel secondo comincia a perdere colpi sotto la solidità di Romache con un Datome finalmente decisivo, e un Goss che fa girare latesta alla difesa avversaria, comincia a scavare il primo solco di 10punti (42-32). Non basta un Ragland con tanta voglia a tenere a gallaCantù che piano piano perde contatto e smalto.

Il terzo quarto fila via abbastanza inequilibrio con Roma che non fatica a tenere il pallino del gioco e ilcontrollo dei rimbalzi dimostra quanto sia in controllo della garanonostante anche Mazzarino provi a mettere del suo per ribaltare lesorti della partita.

Si parte con un ultimo quarto da ultima spiaggiaper Cantù (61-53) esemplare per far capire la vera differenza tra ledue squadre con Roma che gioca bene di squadra con tutti i giocatoriin grado di mettere il proprio mattoncino per la causa con ottimirisultati e una Cantù dove solo Aradori (20) e Ragland (16) reggonoma dove il resto della squadra letteralmente si scioglie.

CosìD'Ercole e Bobby Jones prima ma poi Goss e uno straordinario Taylor MVP della serata mettono la parola fine sulla serie chiudendo su un 89-70 eloquentesullo strapotere fisico e mentale messo in mostra questa sera.

Finale della partita con un entusiasmopazzesco del pubblico romano: tutti in campo ad abbracciare un Datomecome se avessero vinto una finale di Eurolega e a mettere un puntoesclamativo che potrà dare un grande entusiasmo a una squadra bencostruita e guidata da Calvani che è arrivata in finale dopo 5 anni disofferenza e ricostruzioni continue. Domani si saprà chi affronteràtra Varese e Siena: un'altra serie dove nulla è scontato.