Un saltello. Un semplice salto ed una trattativa da 15 milioni di euro va in fumo. È quello che è accaduto ieri sera allo stadio San Paolo e che potrebbe cambiare le sorti del prossimo campionato. Lo scenario è quello dell'amichevole tra Napoli e Galatasaray. Siamo ormai agli sgoccioli della gara e Zuniga, fischiato fino a quel momento ogni volta che toccava palla, va in gol. Sarà per l'esaltazione o per il gesto tecnico, ma fatto sta che il pubblico comincia ad applaudirlo.

Il tempo di riposizionarsi in campo e parte il coro "chi non salta juventino è".

Un coro normale che non ha mai destato curiosità, se non fosse che a saltare non fossero solo i tifosi, ma anche proprio Zuniga che compie 3 saltelli che valgono come un messaggio chiaro e tondo: non vado alla Juve. Marotta sta lavorando da mesi per convincere De Laurentiis a cedere il colombiano, ma questo semplice gesto molto probabilmente farà sfumare tutto. Anche perché adesso sono i tifosi juventini che potrebbero non volerlo più.

A Zuniga ormai non restano che due strade: cessione all'Inter o rinnovo con il Napoli. Alla Juve ne resta una sola: trovare un sostituto. Per Kolarov è quasi definitivamente saltato tutto. Difficile superare i 6 milioni offerti dal Galatasaray. Meglio andare su altri obiettivi.

Uno è Biabiany, abituato a giocare a destra ma siccome è molto duttile, può anche essere adattato a sinistra. Il francese potrebbe essere scambiato con De Ceglie più soldi, con De Ceglie più la comproprietà di Marrone alla pari, oppure con tutto Marrone, sempre alla pari. Gli altri sono Wallace, molto difficile visto che è vicino all'Inter, oppure semplicemente trattenere Isla, e adattarlo a sinistra.

Conte non vuole liberarsene, e così non è detto che possa provare per lui un ruolo nuovo.

Infine chiudiamo con il fronte cessioni. L'attacco dev'essere sfoltito, e le ultime novità parlano di un interessamento del Besiktas per Matri e dello Zenit per Vucinic. Il montenegrino ha già detto di essere disponibile soltanto al trasferimento al Milan, all'Inter o in una big inglese, ma di fronte alla prospettiva di fare panchina alla Juve, probabilmente la Russia gli sembrerà meno fredda.