"Dice una fesseria chi sostiene che noi spendiamo più di tutti". Con questa frase Antonio Conte apre un capitolo che potrebbe durare molto a lungo nel dibattito tra gli allenatori italiani. Di solito, anche se in realtà si odiano, gli allenatori e i giocatori di Serie A, di qualsiasi squadra, davanti alle telecamere sono sempre colmi di elogi per i colleghi. Mandano messaggi di stima e, nella migliore delle ipotesi, al massimo dicono "non lo conosco". Per questo la dichiarazione arrivata ieri sera in conferenza stampa è destinata a far rumore.

Un po' come tutte quelle di Conte da quando è alla Juve, visto che non si è mai tirato indietro quando se l'è dovuta prendere con i suoi giocatori, con il giudice sportivo ed anche con i suoi stessi dirigenti che gli pagano lo stipendio.

Ma cosa ha detto Conte di preciso? Dopo l'analisi tecnico-tattica di questo primo mese scarso di ritiro, si è passati a parlare di mercato, punto dolente per l'allenatore leccese.

Ricordiamo tutti lo sfogo di un paio di mesi fa quando disse che se la Juve non avesse speso sul mercato se ne sarebbe andato. Alla fine sono arrivati Llorente, Tevez e Ogbonna per un totale di 23 milioni di euro di spesa, molto pochi considerando il livello di questi tre giocatori, e considerando pure che con le cessioni il bilancio è più o meno in pareggio. Per questo, quando altri allenatori gli fanno notare che la Juve vince perché è ricca, Conte perde le staffe.

L'esempio che porta è quello del suo primo anno in bianconero quando prese una squadra che l'anno precedente era arrivata al settimo posto e con la stessa rosa, aggiungendo soltanto gli acquisti di Pirlo a parametro zero, e Lichtsteiner, Vucinic e Vidal, tutti colpi abbastanza low cost, portò i bianconeri a vincere lo scudetto.

Che si riferisca a Mazzarri è evidente, dato che afferma che quella spesa era "la metà di quello che hanno pagato Inler". Inler andò al Napoli e la spesa fu bella grossa. Ma non solo. Sempre riferendosi all'attuale tecnico dell'Inter, Conte lo definisce "uno che dà fiato alle trombe per giustificare i propri fallimenti".

Ce l'ha persino con Guardiola Antonio Conte, il quale ha affermato durante la sua prima conferenza stampa da allenatore del Bayern Monaco che la Juve era temibile perché poteva spendere tanto sul mercato. Conte infatti gli ricorda che il suo Bayern ha appena speso 70 milioni per gli acquisti, e certamente gli anni precedenti non era stato avaro. Insomma, toccategli tutto, ma non il suo orgoglio.