Inter - Thohir, atto terzo. Dopo essere stati prima vicini alla cessione per il 75% delle quote societarie, poi vicinissimi alla chiusura della trattativa per un'incomprensione, ora si apre un terzo capitolo sulla trattativa per la cessione del club nerazzurro al magnate indonesiano. Dopo che la scorsa settimana delle clausole cambiate dal legale dell'imprenditore asiatico avevano quasi fatto saltare mesi e mesi di trattative, ora le due parti ritornano a parlarsi.

Quasi per farsi scusare, Thohir avrebbe accettato di far scendere la sua quota partecipativa al 70%.

In questo modo manterrebbe ancora la maggioranza, ma darebbe un segnale forte a Moratti dopo che l'aver alzato dal 75 all'80% la richiesta aveva rischiato di bruciare tutto. La cifra di 300 milioni resta, ma la quota in mano a Moratti salirebbe così al 30%.

Tutto fatto? Ancora sembra di no. Moratti ha ottenuto il diritto di veto in alcune scelte societarie, ma non ha ancora convinto Thohir a prendere degli impegni vincolanti che riguarderebbero la capitalizzazione o il ripianamento dei debiti. Rispetto a giovedì scorso però le due parti sono più vicine, anche se ancora non è scoppiato l'amore.

L'ennesimo rinvio di questa trattativa frena anche il mercato. Ad esempio, siccome pare ormai certo che l'arrivo dei soldi di Thohir avverrà nei prossimi mesi, Nainggolan potrebbe essere rinviato a gennaio o all'anno prossimo.

Qualcosa di muove invece sul settore di destra dove la trattativa per Isla bloccata (se Zuniga non va alla Juve, il cileno non parte) ha portato i nerazzurri a spostarsi su Wallace che, grazie all'intercessione di Mourinho, potrebbe arrivare in prestito gratuito. A centrocampo invece potrebbe arrivare Nocerino, scambiato con Silvestre.