Tennis italiano nel nome di Fabio Fognini, nuovo numero 19 della classifica Atp. Ne sono cambiate di cose nelle ultime settimane per il tennista ligure Fabio"Fogna" Fognini. Se la convincente vittoria di Stoccarda avevalasciato tutti a bocca aperta, la successiva affermazione al torneo di Amburgo,a dir poco rocambolesca con quello che è successo in campo, ha di fatto impressoun'altra direzione alla carriera finora ottima ma non stratosferica del nostro tennista.Balzato di colpo al numero 19 del Ranking ATP, la nuova posizione gli vale anche il titolo dimiglior italiano attualmente in classifica.
Ma non è solo questo il punto. Perfarvi capire di cosa stiamo parlando, basti pensare che l'ultimo tennistaazzurro a vincere due tornei Atp è stato un certo Adriano Panatta. Nel secoloscorso. Era il 1976 ma è davvero impossibile dimenticare la storica accoppiataRoma/Parigi su terra rossa del nostro Adriano. Sappiamo tuttiche queste vittorie consecutive non sono frutto del caso, ma di un talentofinalmente giunto alla sua giusta maturazione.
Da tempo, come appassionati ditennis, ci chiedevamo cosa mancasse a uno come Fognini per emergere. Perché infondo ha tutto per fare bene ad alti livelli. La rispostal'abbiamo avuta questa settimana: a Fognini, superati i noti problemi al polsodestro, mancava solo il profumo corroborante della vittoria, quello che spinge in alto l'autostima e fa pensare "Ah, è così che si vince?".
L'atleta diventa un campione in quei momenti lì, quando a dire il vero puòanche montarsi un po' la testa e perdere l'umiltà, quella che fa sudare anche durante gli allenamenti, che nel tennis sono massacranti perchéspesso ripetitivi. Battuta, dritto e rovescio. Una volèe qua e un lob là, la minestra è sempre quella. Ma se non sali quel gradino fatale, con lascritta "Stavolta hai vinto tu, perché hai giocato meglio deglialtri" come tennista non cresci mai.
Finale combattutissima. Ad Amburgo Fognini era convinto di scontrarsi con ilmito Federer in finale. Invece, colpo di scena non da poco, si è presentato ilsorprendente Federico Delbonis, argentino e giustiziere dello svizzero in semifinale.
Sono servite 2 ore e 27 minuti di gioco a Fognini perchiudere 4/6 7/6 6/2. Chiaro che Delbonis, numero 114 delmondo e proveniente dalle qualificazioni, in questa finale si giocava la vita. Quando gli ricapiterà di vincere un torneo ATP? Forse mai.
Perso il primo set,al nostro è successo di tutto, con tre corde di tre diverse racchettesaltate nell'arco di pochi giochi e un sacco di punti regalati all'avversario.Non bastasse, ha beccato un warning molto discutibile dall'arbitro. Ce n'eraabbastanza per mandare tutto a rotoli, sul 4-1 per l'argentino. E invece lì hapesato l'esperienza di Stoccarda, la voglia di rivincere,di stupire ancora. E improvvisamente Fabio Fognini ha ricominciato a macinare i suoi punticolpo su colpo, scambio dopo scambio, fino al tie-break nel secondo set e la praticacompletata nel terzo, largamente dominato anche per il calo nervoso diDelbonis.
Il trionfo finale. Alla fine solo gioia e abbracci per Fognini, capace di vincere alla grande dopoavere rischiato di perdere. Non scriveremo certo che l'Italia ha trovato unnuovo Panatta, non siamo pazzi, ma se la Nazionale avesse trovato una punta di diamanteper le battaglie di Coppa Davissarebbe già un bel passo in avanti.
Ritratto di Fabio Fognini. Nato a Sanremo nel 1987, Fognini vive ad Arma diTaggia. Il suo allenatore è José Perlas, iberico. Già nel 2012 aveva giocato,perdendole, altre due finali: a Bucarest e San Pietroburgo. Al momento iguadagni ottenuti in carriera ammontano a 3.665.000 dollari. Prima di luisolo Nicola Pietrangeli e Paolo Bertolucci erano riusciti a vincere il torneodi Amburgo. E scusate se è poco. Ma per Fognini è già tempo di preparare iltorneo di Umago, in Croazia. C'è un detto che recita "Non c'è due senzatre...". A questo punto ci auguriamo valga anche nel tennis.