Mondiali atletica 2013 di Mosca sempre più avvincenti, anche se dobbiamo riconoscere che sono avari di soddisfazioni per i nostri colori. La gara di corsa (o meglio di marcia) più lunga, cioè la 50 km di mercoledì 14 agosto, non ha regalato troppi motivi di soddisfazione all'Italia.

La prestigiosa vittoria è andata infatti a un marciatore che era giunto quarto a Londra: Robert Hoffernan, di nazionalità irlandese, che si è dimostrato davvero molto abile dal punto di vista tattico, nel saper aspettare al varco l'idolo di casa Mikhail Ryzhov, tra i grandi favoriti della vigilia, che ha dovuto lasciare strada allo scatenato Hoffernan entrato così trionfalmente nello stadio Luzhniki per andare incontro alla gloria ed entrare nella storia dei Campionati del mondo.

Terzo posto conquistato dall'australiano Tallent, con relativo bronzo al collo.



Come già vi abbiamo anticipato, è risultata deludente la prova dei marciatori italiani, che non sono mai riusciti ad entrare con decisione nel vivo della gara. Questi sono stati i loro risultati: Marco De Luca è arrivato quindicesimo col tempo di 3h48'05. Jean Jacques Nkouloukidi ventiquattresimo in 3h54'002. Da lui era lecito aspettarsi qualcosa di meglio. Teodorico Caporaso è giunto invece quarantaduesimo in 4h05'25. Complessivamente bisogna riconoscere che non siamo stati all'altezza della situazione.



Non solo marcia mercoledì 14 agosto. Clamoroso davvero quanto capitato nella gara di qualificazione al salto in lungo uomini.

L'oro di Londra Greg Rutherford è uscito dalla competizione per soli due centimetri, con la misura di 7,87. E pensare che c'è una corrente di pensiero che ritiene superflue le qualifiche a questi livelli. Stavolta non è stato così e c'è chi potrà approfittarne nei salti di finale.

I mondiali di atletica 2013 di Mosca proseguono. Gli sportivi italiani si aspettano un acuto, una prova d'orgoglio che arrivati a questo punto potrebbe venire dal triplo uomini (con Donato e Greco a caccia di medaglie). Ma è inutile nascondere che fino a questo momento la spedizione azzurra non è da promuovere. Siamo risultati poco competitivi e dobbiamo chiederci perché.