È arrivata solo stamattina la notizia ufficiale, ma ormai non si avevano più dubbi da tempo: dal 31 Dicembre 2013 Ross Brawn dirà addio al team che ha contribuito a far crescere fino al raggiungimento del risultato di seconda forza nel mondiale dopo Red Bull e quasi alla pari con Ferrari.

Dopo l'addio alla Ferrari e l'anno sabbatico del 2007, Ross si era nuovamente gettato nel mondo della F1 forte dei 14 titoli iridati conquistati come direttore tecnico di Benetton e Ferrari, sempre al seguito di Schumacher. Preso il comando del team Honda nel 2008 rischiò di trovarsi appiedato quando i nipponici decisero di abbandonare il loro programma F1, ma il tecnico inglese trovò un accordo per comprare il team che, preso il nome BrawnGP, dominò nettamente il campionato mondiale edizione 2009, con Jenson Button e Rubens Barrichello.

Successivamente, lo vendette alla Mercedes per la cifra di 140 milioni di euro e permise alla marca tedesca di rigettarsi nel circus iridato, sempre con lui al posto di comando, dopo l'addio del 1955. Posto che abbandonerà ufficialmente tra poco più di un mese, dopo 4 anni tra alti e bassi con le frecce d'argento guidate da Nico Rosberg, il redivivo Schumacher e, da quest'anno, Lewis Hamilton.

I motivi della rinuncia sono diversi, da quelli personali alle tensioni interne del team, iniziate con l'arrivo di Paddy Lowe dalla McLaren e la conseguente "sovrapposizione" di ruoli. L'arrivo di Lowe non fu casuale: dopo le travagliate stagioni del triennio 2010-2012 i vertici del team chiamarono in forza al team Niki Lauda e Toto Wolff, che avviarono una riorganizzazione del team iniziata appunto con l'arrivo dell'ex-tecnico McLaren e di Hamilton.

Il ruolo di team occupato stabilmente d Ross iniziò quindi a indebolirsi, portando alla rottura definitiva.

"Il 2014 segnerà l'inizio di una nuova era per il nostro sport e quindi abbiamo ritenuto che fosse il momento giusto per iniziare a dare vita ad una nuova organizzazione interna che possa garantire il successo alla squadra negli anni a venire.

E il secondo posto nel Costruttori di quest'anno è una pietra miliare in questo senso. Quando in futuro la squadra avrà successo, dunque, sarò orgoglioso di aver giocato un ruolo anche io in questa crescita".

Queste le parole del tecnico inglese, a cui fanno seguito le dichiarazioni di Niki Lauda: "Abbiamo avuto delle lunghissime discussioni con Ross per convincerlo a continuare con la squadra, ma non potevamo obbligarlo a rimanere se aveva deciso di andare via.

Ross ha deciso che questo fosse il momento giusto per passare le redini a Toto e Paddy, quindi dobbiamo rispettare la sua decisione. Inoltre credo che stiamo puntando sulle persone giuste per portare la squadra al successo nel 2014 ed oltre".

Infine, ecco quanto riferito da Dieter Zetsche, gran capo della Mercedes: "L'inverno scorso abbiamo ristrutturato molto il management delle nostre attività in Formula 1 con il supporto di Niki Lauda. [...] Questo ci ha dato un chiaro piano di successione per quando Ross avrebbe deciso di lasciare la squadra. Ho piena fiducia in Toto e Paddy, perchè so che si baseranno sul lavoro del loro predecessore e che hanno tutto ciò che serve per garantire un futuro di successo alla squadra".

Insomma, Ross Brawn si dirige a passo veloce verso l'ennesimo anno sabbatico dopo quello del 2007. La domanda è: tornerà a ricoprire un ruolo in F1? Si accettano scommesse e, personalmente, chi scrive propende per un deciso sì! In Ferrari? Chissà...