Ancora una volta lo spettro del terrorismo turba la vigilia dei Giochi invernali che si terranno in Russia dal 7 febbraio prossimo. Stavolta, però, l'obiettivo non è il territorio russo: infatti i Comitati Olimpici di Italia e Ungheria hanno ricevuto minacce di ritorsioni terroristiche qualora le delegazioni dei due paesi prendano parte alle Olimpiadi. La notizia è stata confermata dal Coni che ha comunque minimizzato e si è detto sereno e fiducioso circa la competenza della macchina organizzativa russa. Conferme analoghe arrivano dal comitato ungherese che ha stigmatizzato l'accaduto come "serio" ma ha confermato la partecipazione magiara ai Giochi.

In un primo momento si era diffusa la notizia che fossero giunte delle intimidazioni anche nei confronti dell'Austria, ma il Comitato Olimpico austriaco ha già archiviato le miancce come falso allarme. Si tratterebbe, a detta del portavoce Wolfgang Eicheler, di un privato cittadino "che è stato attivo inviando minacce per diversi anni". Il portavoce ha inoltre rassicurato che l'organizzazione ha già portato a termine i dovuti controlli, essendo la mail giunta due giorni fa.

Intanto, dopo gli attentati dei giorni passati, il Governo russo ha provveduto ad intensificare i controlli antiterrorismo intorno a Sochi sia attraverso una cooperazione con gli Stati Uniti, sia con l'estensione della zona di sicurezza.

Tale provvedimento ha, per altro, provocato le proteste del Governo georgiano, in quanto la Russia ha esteso la fascia di sicurezza anche a parte del territorio abcaso, rivendicato dal paese caucasico come parte del proprio territorio ma riconosciuto indipendente e protetto da parte russa.