Il Presidente del Burkina Faso, Blaise Campaoré, ha deciso di sciogliere l'esecutivo e di dichiarare lo stato d'emergenza, in risposta alle crescenti pressioni causate dalle proteste di piazza. I manifestanti hanno, infatti, fatto irruzione e incendiato la sede del Parlamento ed assaltato i principali uffici governativi di Ougadougou. La folla ha inoltre occupato la sede della Tv di Stato ed un hotel nel quale risiedono alcuni parlamentari. Con questo gesto i leader delle manifestazioni intendono bloccare il processo di riforma costituzionale avviato da Campaoré con lo scopo di prolungare ulteriormente il proprio mandato presidenziale.

Campaoré, salito al potere a seguito di un colpo di stato nel 1987 e già rieletto per quattro mandati, ha chiesto ufficialmente l'inizio di negoziati con le opposizioni, con lo scopo di evitare l'ulteriore acuirsi della crisi ed un eventuale colpo di stato. L'invito appare, almeno in questa fase, destinato a cadere nel vuoto, come testimoniano le richieste di dimissioni immediate del Presidente. La situazione appare estremamente incandescente e sembra che alla folla si siano andati aggiungendo militari ed esponenti delle forze dell'ordine, che avrebbero contribuito in maniera decisiva all'occupazione dei palazzi governativi. Lo stesso Campaoré sarebbe ormai sul punto di lasciare il paese in cerca di riparo in una destinazione tra Marocco, Senegal o Costa d'Avorio.

Nel frattempo si è in attesa di una dichiarazione ufficiale dell'esercito e del Generale Kouamé Lougué, ex ministro della difesa. Il Generale, acclamato a più riprese dalla folla, nelle ultime ore si è recato a colloquio con i principali esponenti dell'esercito burkinabè.

L'escalation delle proteste appare preoccupare Stati Uniti e Francia, stretti partner del paese africano, che, nelle ultime ore, hanno diffuso appelli affinché la situazione possa risolversi in maniera pacifica.

La crisi rimane sotto stretta osservazione anche da parte dell'Unione Africana e dell'ONU: Ban Ki-moon ha dichiarato di aver già inviato nel paese il rappresentante speciale per l'Africa Occidentale per meglio comprenderne i possibili sbocchi. Rimane il fatto che la situazione appare potenzialmente fuori controllo, come affermato dal deputato dell'opposizione Ablasse Ouedraogo, secondo il quale i manifestanti sarebbero difficilmente controllabili.

A questo punto molto dipenderà dalle strategie future di Campaoré e dell'opposizione, anche se, in questo momento, lo scenario più probabile sarebbe una richiesta di formazione di un Governo di transizione della durata di circa 12 mesi.