Sarebbe proprio il caso di fare ricorso alla pittoresca storia della terminologia calcistica italica. Ve la ricordate la famosa affermazione attribuita al giornalista radiofonico Sandro Ciotti "Clamoroso al Cibali", pronunciata il 04 giugno 1961, nel corso della trasmissione sportiva radiofonica "Tutto il Calcio minuto per minuto" per un Catania-Inter 2-0?.

L'affermazione è divenuta storica e viene spesso ripresa, quando si tratta di commentare un risultato a sorpresa, nel quale prevale la squadra sfavorita.

In questo caso diverrebbe "Clamoroso a Melbourne", per commentare la sorprendente eliminazione di Serena Williams nei quarti di finale degli Australian Open di tennis, in corso appunto a Melbourne, da parte della serba Ana Ivanovic, che nei quattro incontri precedenti con la tennista americana non aveva mai racimolato un set.

Sarebbe anche il caso di affermare che pure gli extraterrestri, talvolta, mettono il piede per terra. Serena Williams, trentadue anni, autentico rullo compressore del tennis mondiale, tutta potenza e forza fisica e mentale, numero uno del mondo dal 18.02.2013, reduce da un'annata trionfale, con ben undici tornei vinti, tra i quali gli Open di Francia e gli U.S. Open, con ben 78 successi e solo 4 sconfitte, si scioglie nella calura di Melbourne.

Per onor del vero, in mattinata era trapelata l'indiscrezione di un fastidioso mal di schiena, che avrebbe potuto condizionarne il rendimento, ma la cosa si era verificata altre volte ed era sempre stata smentita dal campo. Fatto sta che in campo si è vista una Serena irriconoscibile, lenta negli spostamenti, mai aggressiva, aggrappata al solo servizio, che, anzichè avanzare, indietreggiava, consentendo alla serba, che sembrava tornata quella che nel 2008 aveva vinto il Roland Garros e conquistato il primo posto nella classifica mondiale, di colpirla.

In effetti, alla fine del match, Serena lamenta di avere da alcuni giorni problemi al collo e alla schiena, fatto sta che si interrompe a 25 la sua serie di vittorie consecutive e svanisce il sogno di realizzare il Grande Slam. Il torneo a questo punto presenta una situazione completamente nuova e imprevista per le giocatrici rimaste in lizza, che sembravano destinate a lottare solo per il secondo posto. E, tra le otto pervenute ai quarti di finali, diventano ben più di una le serie pretendenti al titolo.