Sono passati già dieci lunghi anni dalla scomparsa di Marco Pantani, ma il suo ricordo, nel cuore e nella mente degli appassionati di Ciclismo, rimarrà in eterno. In ogni salita che affronta il Giro d'Italia, serpeggiano ancora scritte e striscioni in favore del "pirata", la gente, la sua gente, non l'hai mai lasciato.

Il 14 febbraio 2004, nel residence "Le Rose", sul lungomare di Rimini, fu ritrovato il corpo esanime di Marco Pantani, nella stanza sono state rinvenute pesanti tracce di cocaina, si pensa che sia stata proprio "la polverina malefica" la causa della sua morte.

Pantani era in depressione da tempo e cominciò a fare uso di droga per trovare la giusta serenità, aveva intrapreso la strada più sbagliata.

Il pirata è stato probabilmente il ciclista più amato degli ultimi 30 anni, senza dubbio rientra tra gli sportivi più amati e carismatici di sempre, lo si può annoverare, a ragion veduta, assieme a Ayrton Senna e Diego Armando Maradona, per fare due esempi sportivi.

Nel 1998 Marco Pantani si lasciò alle spalle i gravi infortuni che ne avevano condizionato la carriera e vinse tutto, fece l'accoppiata Giro d'Italia - Tour de France, e nel 1999 era pronto per fare la storica doppietta. Corse il Giro d'Italia 1999 da dominatore, fino alla tappa che partiva da Madonna di Campiglio.

Era il 5 giugno e dopo un controllo antidoping il suo valore di ematocrito risultava essere 51, il massimo consentito era 50. Pantani fu espulso dal Giro d'Italia, e da quel giorno maledetto, sul quale ci sono ancora molte ombre irrisolte, la sua parabola si avviò verso la tragica fine.

La mazzata fu tremenda, eppure il pirata tornò protagonista nel Giro e nel Tour del 2000, poi nel 2001 Pantani subì una nuova legnata legata al doping, o presunto tale, con il ritrovamento della dose di insulina nella sua stanza.

Inoltre, la direzione del Tour de France per due anni consecutivi non invitò la Mercatone Uno, team di Pantani, alla grande boucle, il pirata si sentì emarginato e fu allora che si rifugiò tra le braccia della cocaina.

Venerdì 14 febbraio 2014 sarà il decennale della sua scomparsa, come già detto, il suo ricordo è vivissimo tra i tifosi, quest'anno il Giro d'Italia gli dedicherà molta attenzione, e probabilmente anche il Tour lo farà, nella speranza che le polemiche sulla legittimità della sua affermazione al Tour de France del 1998 si plachino per sempre.