E meno male che voleva ritirarsi. Meno male se mai chenon lo ha fatto.

Quando lo scorso anno abbiamo sentito tutta la suadelusione per una stagione che non girava nel modo giusto e per una carrierache sembrava volgere al termine, abbiamo accolto con tristezza, ma senzasorpresa il suo sfogo: "Voglio ritirarmi", aveva detto al terminedell'ennesimo torneo andato storto.

Poi sono arrivati gli exploit di US Open, Fed Cup e oraquesto straordinario trionfo a Indian Wells dove nessuna italiana era mainemmeno arrivata in finale. Un'impresa che le regala il primo trofeo degliultimi quattro anni (l'ultimo era stato nel 2010 a Marbella) e una'pensioncina' da un milione di dollari.

Il tutto a 32 anni: della serie non èmai troppo tardi per vincere la cosa più bella della tua carriera. E meno maleche la testa dura di Flavia Pennetta, che spesso l'ha fatta restare in partita,ribaltandola quando sembrava finire male, questa volta le ha fatto prendere ladecisione giusta. Restare in campo quando la carriera sembrava volgere altermine.

La vittoria su una Agnieszka Radwanska, testa di serienumero due del torneo e numero tre della classifica mondiale, acciaccatissima edolorante, è stato netto: 6-2 6-1. Ma non si dica e si pensi che Flavia havinto solo perché la Radwanska non ce la faceva più. Lo scorso anno a nonfarcela più era lei: mai trofeo ripaga di più un'accanita lavoratrice, unatop-fighter, una giocatrice devota e determinata.