Nella serata di ieri ed ufficializzata stamattina da Luca di Montezemolo, la notizia delle dimissioni del team principal della Ferrari reparto corse, Stefano Domenicali. Una notizia un pò clamorosa ma abbastanza attesa, in quanto l'ormai ex manager del Cavallino, aveva già manifestato un suo stato di malcontento domenica 6 aprile, il giorno della doppietta Mercedes in Bahrein e della scarsa competività delle due Ferrari di Alonso e Raikkonen.

Domenicali era diventato il capro espiatorio delle disfatte della Ferrari, il vero problema del pessimo rendimento delle rosse in campionato.

Il lavoro del manager emiliano era stato, secondo tutti, abbastanza sufficiente per garantire ad Alonso e Raikkonen una certa competitività in corsa, ma invece non è stato così nei primi 3 Gran Premi disputati, tutti vinti dalle Mercedes.

Quindi, dalle critiche, dalle accuse, al malcontento e infine la drastica e sofferta decisione di dire basta e dimettersi, facendosi da parte e rasserenare l'ambiente. Dopo 23 anni di duro lavoro al fianco della "rossa", Domenicali abbandona mestamente il timone della nave che affonda. Montezemolo ha accettato tali dimissioni ed ha affidato la guida a Marco Mattiacci.

Mattiacci, 43 enne romano, in ferrari dal 2001, prenderà quindi il ruolo di Domenicali.

Lui, mai vicino al reparto corse, ha ricoperto in questi anni nel gruppo Ferrari, il ruolo di AD Ferrari North America, Giappone e Cina. Insomma, un uomo esterno a "casa Maranello" e che ha lavorato più che altro sul merchandising e sulla crescita del marchio Ferrari nel Mondo.

Un pò come Jean Todt, il manager francese che portò la Ferrari con Michael Schumacher a vincere 5 Campionati del Mondo consecutivi dopo un digiuno immenso.

Todt e Mattiacci pare siano simili: ci auguriamo che possa riuscire nell'impresa fatta dal manager francese in passato, in modo che possa far risalire presto le ambizioni e la forza della Ferrari, verso posizioni che maggiormente le spettano in F1.