La Formula 1 si è fermata a Silverstone per la due giorni di test in season. La Ferrari aveva programmato di esser presente con Raikkonen, ma dopo il pauroso incidente di domenica (è andato largo alla curva 5 e nel rientrare in pista è saltato sul cordolo perdendo il controllo della vettura, ndr), il finlandese ancora dolorante alla gamba e al ginocchio sinistro, sarà tenuto a riposo per non saltare il GP di Germania tra quindici giorni. Al suo posto domani girerà il collaudatore Pedro De La Rosa che finora la F 14T l'ha guidata solo al simulatore, mercoledì invece toccherà a Jules Bianchi, pilota del vivaio della Ferrari e attualmente in prestito alla Marussia alla quale ha portato i primi punti stagionali.
Alonso non ci sarà, ha preferito lavorare al simulatore. Una decisione che aveva già sollevato qualche perplessità e che oggi alla luce dell'infortunio di Raikkonen appare ancor più dubbia. E' vero che la F14 T non è recuperabile per puntare al Mondiale, ma un potenziale per figurare meglio di quanto fatto finora sembra averlo. E comunque è un ottimo laboratorio per evitare di ripetere gli stessi errori di concetto e di progettazione sulla vettura 2015 già in cantiere. Secondo indiscrezioni, l'assenza dello spagnolo, autore di una gara capolavoro domenica a Silverstone e di un duello d'altri tempi con Vettel, sarebbe spia dell'enorme disagio del driver di Oviedo. Soprattutto pensando che la Mercedes e le principali rivali affronteranno le prove con i piloti titolari.
Alonso è scontento e sfiduciato e a seconda di come andrà la seconda parte del campionato potrebbe esserci un clamoroso divorzio dal Cavallino. Destinazione: McLaren motorizzata Honda. D'altra parte lui ha dimostrato di essere una spanna sopra gli altri piloti perché pur ammettendo che Massa era un team-mate fedele scudiero, Raikkonen, campione del mondo 2007, non lo è.
Eppure il paragone è imbarazzante. La Ferrari sa di dover molto all'asturiano: se in questi anni gli avesse dato una monoposto veloce e performante, avrebbe sicuramente riportato il titolo a Maranello.