Chi affacciandosi al balcone il pomeriggio dello scorso sabato ha visto correre per le vie di Mastromarco un ragazzo che correva in bicicletta circondato dagli amici ha pensato sicuramente a quel giovane, pieno di speranze e con tanti sogni nel cassetto, che nel lontano 2000 macinava i suoi primi chilometri in bicicletta proprio per le vie di questo paesino in provincia di Pistoia. Questa volta però c'era qualcosa di diverso, nel volto di quel ragazzo si leggeva una gioia indescrivile, a stento tratteneva le lacrime ed indossava una maglia da ciclista di colore Giallo, la maglia più importante del Ciclismo, quella del vincitore del Tour de France; il sogno era diventato realtà, il giovane Vincenzo arrivato da Messina per allenarsi è ora il più forte ciclista del mondo. Non gli bastava aver dominato la corsa ciclistica più importante al mondo, Vincenzo Nibali ha voluto onorare la maglia conquistata a Parigi con quattro vittorie in giallo a Lommel, Herentals e Wolvertem in Belgio e Stiphout in Olanda. Dopo una breve sosta nella sua casa a Lugano con l'amico di sempre, compagno di squadra (e di stanza) storico Alessandro Vanotti e le rispettive gamiglie, è stato il momento della festa a Mastromarco. Erano circa 4000 i "CanNibali", così si chiama il suo fan club ufficiale, che lo hanno atteso e che hanno pedalato con la maglia gialla al fianco del campione italiano per alcuni chilometri.


Alla sera grande festa per le vie del paese e cena al Bar "Gli schizzati" con più di 800 invitati fra tifosi, familiari e amici dello "Squalo dello Stretto" che non si è tirato indietro e non ha rinunciato a foto e autografi per tutti. Prima dell'arrivo a Mastromarco era stato protagonista di una conferenza stampa al Teatro Comunale di Lamporecchio dove Nibali aveva indicato il suo prossimo obiettivo: il Campionato del Mondo il prossimo settembre in Spagna. Se il sogno mondiale era nell'aria decisamente inattesa l'altra sua aspirazione: "nel 2015 cercare di fare bene in due dei grandi Giri, vincere Giro d'Italia e Tour de France non è facile ma sicuramente si può puntare ad un ottimo risultato in uno, magari con delle vittorie di tappa e alla vittoria finale dell'altro". le parole del messinese. Ora qualche giorno di riposo con piccole uscite quotidiane, tanto per non perdere il vizio poi il trasferimento in Kazakistan dove verrà ricevuto dal presidente Nazarbayev, per la nazione la cui capitale da il nome alla squadra del messinese è sicuramente uno dei più importanti risultati della storia. A quando il ritorno in bici dello Squalo? Probabilmente al Trittico Lombardo (17-18 settembre). Il 19 invece incontrerà a Cesenatico la mamma del grande Marco Pantani.