Ferrari ancora sotto inchiesta. Ormai la storica casa di Maranello si è trasformata in un ring di pugilato. Dopo la lite in Ferrari fra Montezemolo e Marchionne di ieri, a contendersi il titolo c'è anche niente meno che Diego Della Valle. Non sono ancora passate 24 ore e Sergio Marchionne già è sbarcato a Maranello, in casa Ferrari, per far visita a Luca di Montezemolo. La causa ufficiale della visita è stata il Consiglio di Amministrazione di Philip Morris, al quale ha partecipato l'AD di FIAT-Chrysler. Marchionne e Montezemolo si sono, però, sicuramente incontrati.

Nulla di ufficiale, ma Marchionne è stato visto entrare prima nella sede Ferrari e poi in pista a Fiorano, a bordo di una Maserati Quattroporte seguita da scorta.

Caso Ferrari-Montezemolo-Marchionne. E adesso anche Della Valle.

Nessuna pace fatta, però. E a rimarcare la tensione è Diego Della Valle, socio di Monzemolo in Ntv. "Marchionne che vuole dare lezioni a noi italiani su cosa e come dobbiamo fare per sottolineare il suo 'orgoglio italiano' è una cosa vergognosa ed offensiva - ha detto il patron di Tod's in una nota facendo riferimento alle parole di Marchionne a Cernobbio - Se si sente orgoglioso di essere italiano, cominci a pagare le sue tasse personali in Italia dove le pagano i lavoratori Fiat".

L'aggressività di Della Valle non è cosa nuova nelle liti fra gli imprenditori italiani. Così come non è cosa nuova l'ossessione per i risultati di Marchionne, deciso a riportare la Ferrari nel posto che merita, il gradino più alto del podio.

"Al momento non è in agenda ma nessuno è indispensabile. Per la Ferrari dobbiamo valutare i risultati sportivi e sono sei anni che non vinciamo" ha detto Marchionne.

E per queste parole tutti sembrano ormai scagliarsi contro di lui. Ma come dargli torto? La Ferrari non merita di partire dalla terza fila in un Gran Premio di Formula Uno. La Ferrari merita altro.

Una cosa, però, è certa. Al di là delle scelte imprenditoriali, al di là delle scelte sportive fatte in casa Ferrari, resta l'amore per la Rossa.

Il "caso-Montezemolo" non è solo una lite fra imprenditori, il "caso-Montezemolo" è il segnale evidente della voglia di riportare l'amata scuderia italiana in vetta alle classifiche sportive. Chiamatelo orgoglio, chiamatela voglia di vincere, chiamatela arroganza, ma Marchionne ha le idee chiare: l'anno prossimo la Ferrari dovrà stare sul gradino più alto del podio. Chi non vorrebbe vederla tornare a vincere?