Il football americano e la sua lega, la NFL, non nascondono una seria preoccupazione. A seguito degli ultimi sondaggi molte donne statunitensi, persino le più tifose dello sport americano per eccellenza, in questo periodo hanno seri ripensamenti sulla propria passione. I motivi sono da ricercare nell'incredibile concatenazione di brutte notizie che ha coinvolto i giocatori titolari in varie squadre e lo stesso sport condannato dai risultati di alcune ricerche mediche.

La cronaca nazionale continua a dare ampia visibilità alla notizia delle continue violenze domestiche compiute da Ray Rice, noto giocatore dei Baltimore Ravens , immortalato in un video mentre colpisce con diversi pugni la moglie fino a farla svenire all'interno di un'ascensore.

La NFL per questo fatto ha punito il giocatore con due giornate di squalifica, poco più di una sculacciata, l'indignazione popolare ha fatto il resto e dopo l'uscita del video integrale i Baltimore Ravens, squadra del giocatore, sono stati costretti a licenziare in tronco il giocatore. Altri scandali di violenza domestica si sono aggiunti al caso Rice, come quello di Grag Hardy giocatore dei Carolina Panhers e Jonatham Dwyer degli Arizona Cardinals. La NFL non è uscita bene da questa situazione alla quale si aggiungono i risultati di una ricerca portata a termine da eminenti medici americani, i quali concordano nel dire che un altissimo numero di giocatori di football americano riporta danni permanenti al cervello a seguito di scontri di gioco.

Tali traumi peggiorerebbero con l'invecchiamento e sarebbero irreversibili anche se la NFL tace su tali risultati, le donne americane e soprattutto le mamme iniziano a considerare questo sport diseducativo e pericoloso, una vera e propria novità per la società americana. La lega nazionale è al corrente di avere un bel problema per le mani e si appresta ad uscire da una pessima settimana dal punto di vista mediatico con qualche progetto per recuperare un'immagine ormai appannata.

I progetti per uscire da tutto questo esistono e stanno per essere messi in pratica con il coinvolgimento diretto di almeno quattro figure di spicco, naturalmente donne, che dovrebbero, dal prossimo anno, affiancare l'onnipotente General Manager della lega per comminare le sanzioni disciplinari ad eventuali altri giocatori coinvolti in atti di violenza domestica o simili.

Il percorso che porterà anche quest'anno al Super bowl sarà certo difficile e i numeri delle presenze allo stadio daranno il verdetto definitivo su quanto questo sport sia ancora nei grandi cuori delle donne americane.