Al via domenica mattina da Milano, la gara world tour che inaugura la primavera, tra mille aspettative da parte degli appassionati. Chi vincerà? I nomi dei papabili sono tanti, tutti i ciclisti sono impegnati su due fronti. Infatti, in questi giorni si stanno correndo due gare a tappe, la Parigi Nizza in Francia e la Tirreno Adriatico in Italia.

Un pronostico per nulla scontato.

Chi segue abitualmente il Ciclismo sa bene che a Sanremo negli ultimi anni non si sono viste grandi azioni da parte dei singoli. Questo perché il percorso fino all'anno scorso prevedeva oltre 5 km tra la fine della discesa del "Poggio" ed il traguardo.

Quest'anno gli organizzatori hanno deciso di ritornare al passato, riproponendo l'arrivo in Via Roma, posto a poco più di 2 km dalla fine della discesa. Vuol dire che chi terminerà la picchiata con 7-10 secondi, molto probabilmente giungerà al traguardo.

Il percorso 2015 della Milano Sanremo si presta molto agli attacchi da lontano. Ma non è detto perché secondo Stefano Garzelli, ex ciclista professionista e commentatore Rai: "La Sanremo è bella perché la possono vincere tutti i corridori". In effetti il percorso è interpretabile a seconda delle caratteristiche di ciascun ciclista.

Quindi per parlare di favoriti, occorre immaginare il finale di gara in tre situazioni ben distinte:

Arrivo di un gruppetto di pochi ciclisti

Se sarà arrivo a ranghi ristretti, vorrà dire che nessuno farà la differenza sul "Poggio".

Avviene spesso che arrivi un gruppetto di ciclisti. Dunque una volata a ranghi ristretti. I favoriti: Peter Sagan, lo slovacco non ha ancora vinto una tappa, ma è un velocista atipico che regge in salita. In volata, specie a ranghi ristretti un osso duro, principale favorito. Philippe Gilbert, il belga, sta trovando la migliore condizione in Francia.

Entra di diritto nei favoriti, perché ha la "sparata" necessaria a piantare in asso gli avversari. Inoltre potrebbe scollinare davanti sull'ultima asperità. Michael Mattews, australiano 24 anni ha disputato un'ottima Parigi Nizza, uomo veloce che vince sulle salite brevi (tappa di Montecassino Giro d'Italia 2014). John Degenkolgb, il tedesco è uno dei pochi velocisti puri che regge bene in salita.

Dipenderà dal ritmo imposto sul "Poggio".

Arrivo in solitaria

In questo caso, pochi hanno dimenticato l'impresa di Cancellara nel 2008. Un'azione del genere è imputabile solo a due corridori. Fabian Cancellara, che non sta attraversando il momento migliore della sua carriera, ma mai sottovalutare "La locomotiva di Berna". Il secondo Micheal Kwiatkowski, polacco Campione del Mondo in carica ha dimostrato a Ponferrada di saperci fare e riesce a tenere in salita. Un'azione ad 1,5 km dal traguardo potrebbe essere la carta vincente. Il problema è scollinare davanti.

Arrivo in volata

Statisticamente gli arrivi in volata hanno sempre dato ragione al velocista più forte. Al di là dei calcoli matematici, se i migliori velocisti dovessero superare l'ultima salita nel gruppo compatto, allora non ci sarebbe storia.

I vari Cavendish, Kristoff, Bouhanni, Demare, Nizzolo e Swift si giocheranno la vittoria in Via Roma.

Dipenderà tutto da come verrà interpretato il finale. Nel caso ci sia una squadra che voglia prendersi la responsabilità di tirare a tutta, allora assisteremo ad un arrivo ristretto o addirittura singolo. Diversamente in caso di andatura moderata, i velocisti che tengono bene in salita andranno a fronteggiarsi per la vittoria. Sempre che il maltempo non mescoli ulteriormente le carte.