La vicenda è nota da tempo e preoccupa tutti gli appassionati italiani di Ciclismo perché coinvolge i nostri due migliori atleti, Vincenzo Nibali e Fabio Aru, rispettivamente vincitore dell'ultimo Tour de France e terzo classificato al Giro d'Italia 2014. L'Astana già da fine 2014 è stata oggetto di un controllo speciale da parte dell'UCI e costretta alla massima trasparenza sui metodi di allenamento, sull'operato del proprio staff medico, sui propri spostamenti ed inoltre obbligata a produrre una documentazione minuziosa e dettagliata di queste attività.

Ma a cosa è dovuto questo controllo straordinario dell'Astana da parte dell'UCI? Ai casi di doping che hanno travolto il team in tre mesi: due positività, i fratelli Maxim e Valentin Iglinsky all'Epo, nella squadra WorldTour, e tre, Ilya Davidenok, Viktor Okishev e Artur Fedosseyev a causa di steroidi, nella formazione Continental. Per questo l'Astana è divenuta un'osservata speciale dall'UCI.

Sono stati rinvenuti altri casi di doping nell'Astana durante il periodo di osservazione? No, ma il resoconto dell'Istituto di scienze dello sport di Losanna non ha soddisfatto l'UCI, soprattutto per una sospetta mancanza di documentazione, ritenuta insufficiente e poco puntuale rispetto alle richieste dell'Unione Ciclistica Internazionale.

Quindi quando si saprà se verrà ritirata la licenza WorldTour all'Astana? Ad inizio aprile si è svolta una prima udienza con la presenza, oltre di Astana, UCI e Istituto di scienze dello sport di Losanna, della Commissione licenze, composta da 4 membri, che ha la facoltà di ritirare la licenza WorldTour alle squadre, ma dopo 9 ore non si è raggiunta una conclusione a causa della non unanimità delle posizioni, pertanto si è fissata una nuova udienza, probabilmente definitiva, in data 24 aprile, sempre a Ginevra.

Ma a cosa serve la licenza WorldTour? E' la licenza necessaria per correre tutti i grandi giri, Tour, Giro e Vuelta, salvo wild card decise dagli organizzatori, che verrebbero sicuramente negate dai vertici del Tour de France. Gli stessi organizzatori del Giro d'Italia non è detto che, malgrado la presenza di Aru, sarebbero disponibili ad ammettere una squadra etichettata come "dopata".

Come stanno vivendo la situazione Nibali e Aru? Le due punte di diamante del nostro ciclismo stanno pensando ad allenarsi, cercando di non farsi distrarre da queste vicende extra-ciclistiche. Soprattutto Nibali, che è il capitano e simbolo della squadra, sta supportando la posizione del proprio team facendo leva sulla sua immagine di ciclista "doping free", sempre in prima linea nella lotta contro il doping nel ciclismo. Certo, se dovesse concretizzarsi il ritiro della licenza WorlTour all'Astana le cose potrebbero cambiare, anche se a questo punto della stagione non sarà facile ricominciare da capo con un altro team.