La chiave della finale di Wimbledon è stata la solidità di Djokovic, che ha ritrovato dopo qualche partita mediocre anche altissime percentuali nel servizio. Proprio l'arma principale di Federer, che dopo la semifinale con Murray nella quale con il servizio aveva annullato completamente il gioco dell'idolo di casa costringendolo ad un gioco difensivo e passivo, non è riuscito a ripetere la grandissima prestazione. Solo 14 ace e 67% di prime messe in campo, troppo poco per scalfire la corazza del numero 1 al mondo.

La partita set per set

1° SET - Il primo set regala un break per parte, le prime di servizio di Federer scarseggiano e questo fattore è stato determinante per le risposte di Djokovic, aggressivo da subito.

Sul 6-5 Federer si lascia sfuggire 2 set point con Djokovic che si riscatta con due ottime prime vincenti ed al tie break non c'è storia: 7-1 per il serbo.

2° SET- Federer non poteva permettersi di perdere anche questo set o avrebbe dovuto compiere una incredibile e quasi impossibile rimonta, Djokovic premeva sull'acceleratore per chiudere subito la partita. Tanti, moltissimi break point sprecati (addirittura 6 del serbo solo nel tie break) e dunque si va ai punti. Nole spinge subito ma fallisce 3 set point di fila sul 6-3 grazie anche alla concretezza di Federer, che con un vincente salva un altro set point sul 6-7. A questo punto, è lo svizzero a fallire un set point e poi per due volte consecutive Djokovic.

Sull'11-10 allora Roger riesce a mettere fine al set (ammettiamo di esserci rimasti male, il tie break è stato ricchissimo di emozioni) e dunque è parità. 1-1.

3° SET- La terza ripresa inizia subito con il botto: Federer rischia di perdere subito il servizio e nel game successivo fallisce una palla break, arriva invece l'1-1 ed l'1-2 con break del serbo. Lo svizzero cerca di restare incollato all'avversario ma non riesce ad annullare lo svantaggio, e dopo una sospensione del set di una ventina di minuti per una lieve pioggia, Nole porta a casa il set sul 6-4.

4° SET- Ultimo capitolo di questa splendida partita. Roger regala colpi brillanti ma è palesemente sulle gambe, e dopo aver ceduto il servizio sul 2-2, anche sul 5-3 subisce il secondo break regalando la partita a Nole.

Il serbo dunque vince il suo terzo Wimbledon, il secondo consecutivo e allunga ancora in classifica su Federer. Un applauso allo svizzero è comunque d'obbligo, a fine partita nonostante un volto chiaramente deluso ha fatto i complimenti al suo avversario e con un principio di sorriso ha dichiarato di non volersi fermare e che ha voglia di provare ancora a vincere trofei. Avevate letto il pronostico sulla finale