A tre settimane dall'inizio del mercato NBA, la squadra che sembra essersi maggiormente rinforzata è quella dei San Antonio Spurs. I texani hanno innanzitutto confermato il trio delle meraviglie Duncan-Leonard-Ginobili ed hanno acquistato due lunghi in grado di far compiere un ulteriore salto di qualità ai texani. Dai free agent è arrivato il pezzo pregiato LaMarcus Aldridge, che ha lasciato Portland in piena fase di restyling, a cui si è aggiunto David West da Indiana, che ha scelto un contratto al minimo salariale per puntare all'anello.

Il mercato in entrata

Come detto, la dirigenza degli Spurs si è mossa su due fronti. Il primo obiettivo era la conferma di tre giocatori fondamentali per la franchigia: Tim Duncan, il miglior difensore della scorsa stagione Kawhi Leonard e la guardia argentina Manu Ginobili. Tutti e tre hanno scelto di rimanere in Texas per vincere un altro anello. Il secondo obiettivo era l'ingaggio di un grande giocatore dal mercato della free agency e qui gli Spurs hanno fatto il botto, riuscendo a convincere LaMarcus Aldridge ad accasarsi in Texas con un contratto di 90 milioni di dollari in 5 anni. Il lungo, proveniente da Portland, ha accettato la proposta, snobbando il lungo corteggiamento dei Los Angeles Lakers.

Ma il mercato degli Spurs non si è limitato all'acquisizione di Aldridge, visto che coach Popovich nella prossima stagione avrà un'arma in più nel suo arco: da Indiana, infatti, è arrivato anche David West, che ha accettato un contratto da meno di un milione e mezzo a stagione pur di far parte di un progetto vincente. A tutti questi giocatori si sono aggiunti anche due interessanti prospetti dal draft: il centro serbo Nikola Milutinov e l'ala di Haiti Lalanne, oltre al gigante Boban Marjanovic, pivot di 2 metri e 22 cm prelevato dalla Stella Rossa Belgrado.

Un roster di tutto rispetto che già poteva contare sul play francese Tony Parker, su Danny Green, Su Boris Diaw e sull'mvp della Summer League di Las Vegas, Kyle Anderson.

Le cessioni

La cessione più importante è quella di Marco Belinelli, che ha preferito un ruolo da protagonista e un contratto più sostanzioso a Sacramento, dopo aver vinto l'anello con San Antonio nel 2013-14 e la gara dei 3 punti nell'All Star Game 2014.

Sempre nel reparto esterni, Cory Joseph ha accettato un quadriennale da 30 milioni di dollari a Toronto, mentre tra i lunghi sono stati in due a fare la valigia: Tiago Splitter, volato ad Atlanta e Aron Baynes, finito a Detroit per fare la riserva a Drummond.

Ambizioni per la prossima stagione

San Antonio punta decisa alla vittoria finale e alla conquista del sesto anello NBA. L'obiettivo è quello di riprendersi la leadership della Western Conference a scapito di Golden State e battere nella finale NBA quella che dovrebbe essere la migliore squadra dell'Easten Conference, i Cleveland Cavaliers di LeBron James. Gli Spurs sanno come fermare il "Prescelto" e lo hanno dimostrato nel 2014, quando Leonard fermò il numero 23 allora a Miami e conquistò il titolo di miglior giocatore delle Finals, contribuendo alla vittoria del quinto anello per la franchigia texana.

L'innesto di due lunghi come Aldridge e West, inoltre, potrebbe anche allungare la carriera a Tim Duncan, che potrebbe rifiatare di più nel corso della stagione e gestirsi nei momenti più importanti.