Alla vigilia della partenza della Vuelta Espana il quotidiano spagnolo As ha pubblicato una bella intervista al vincitore del Tour de France, il britannico Chris Froome. Il campione della Sky ha parlato del suo sincero amore per il Ciclismo e per la bicicletta, delle sue prospettive per la Vuelta, della nascita del suo primo figlio prevista in dicembre. Ma più di tutto Froome ha ribadito il suo pensiero sul doping e la sua ferma volontà di essere parte del rinnovamento del ciclismo. Un ciclismo credibile, pulito e di cui Froome vuole diventare l’immagine del cambiamento.

Froome: Pulito al 100%

Il campione in carica del Tour de France è convinto che il ciclismo sia cambiato, ma che debba ancora crescere nella lotta al doping. “Sicuramente c’è più pulizia rispetto al passato ma si può fare ancora di più. E’ importante scoprire chiunque cerchi di ingannare. Abbiamo parlato recentemente di controlli aperti in tutte le 24 ore della giornata e di ispettori all’interno dei team” spiega Froome, che come si è visto anche nelle proteste per il percorso della cronosquadre della Vuelta Espana sta assumendo un ruolo guida all’interno del gruppo: “Ho intenzione di dare il mio contributo per costruire uno sport pulito al di sopra di ogni sospetto. Tutto quello che ci fa essere più trasparenti è un bene.

Di me potete fidarvi al 100% e come voce leader dentro al gruppo so che devo aiutare a cambiare questo sport e dimostrare come ci si può allenare e vincere in maniera pulita”.

Froome, l’amore per la bicicletta

Molto bella è la dichiarazione d’amore per la bicicletta espressa da Chris Froome, al di là del puro aspetto agonistico.

“Ho a cuore il futuro del ciclismo perché amo la bicicletta. Andare in bici dà una grande libertà. Quando ero in Kenya la bici è stata una parte essenziale della mia infanzia. Grazie alla bici ho potuto esplorare la campagna e conoscere degli amici. Allora vincere il Tour de France era solo un sogno, è incredibile vedere dove sono arrivato grazie alla mia passione”.