Ormai ad un passo dalla partenza della Vuelta Espana 2015 è il momento di raccogliere speranze e sogni dalle voci dei corridori più attesi, tutti protagonisti della canonica conferenza stampa della vigilia. La sensazione che traspare dalle parole dei campioni al via della corsa ci conferma un ambiente decisamente più rilassato rispetto alle pressioni infernali del Tour de France nonostante i corridori siano più o meno gli stessi. Sarà un motivo in più per aspettarci un grande spettacolo da queste tre settimane di grande Ciclismo.

Froome e Quintana, le incognite dei campioni

I due grandi protagonisti del Tour de France dello scorso luglio, Chris Froome e Nairo Quintana, arrivano alla Vuelta Espana 2015 con più di un dubbio rispetto alla reale condizione fisica. “Sto bene ma non ho la condizione che avevo al Tour. E’ una cosa normale perché il mio unico obiettivo stagionale era proprio il Tour” spiega Froome che arriva ad immaginare anche un possibile ruolo di gregario se non dovesse sentirsi in forma “Vorrei lottare con i più forti ma so che sarà difficile. Cercherò di ottenere il miglior risultato possibile, ma se le cose dovessero andare male per me, sarei contento di fare un passo indietro a fare da gregario per uno dei miei compagni”.

Più convinto è apparso Quintana, che pure annota come “bisognerà valutare la reazione del fisico tenendo conto che non c’è stato molto tempo per recuperare dal Tour de France. Per me è una nuova esperienza fare Tour e Vuelta Espana insieme, ma le sensazioni sono buone”.

Valverde, l’uomo della Vuelta Espana

E se tra Froome e Quintana alla fine spuntasse un terzo nome come Alejandro Valverde?

Il murciano non parte in sott’ordine a Quintana nelle gerarchie di casa Movistar, e alla Vuelta Espana ha sempre dato il meglio di sé, ben sei volte sul podio contando anche su percorsi tagliati su misura per lui. E nella conferenza stampa di vigilia è apparso il più sicuro e convinto: “Siamo ambiziosi, sappiamo che sarà difficile ma io e Quintana proveremo a vincere.

Sto bene, il percorso mi piace, anche se sappiamo che i corridori che arrivano dal Giro d’Italia come Aru, Landa e Pozzovivo saranno più freschi. Ma noi del Tour ci saremo.” E ora la parola può passare alla strada.